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«Quello che voi adorate senza conoscerlo, io ve lo annunzio» (At 17,23). Con la Veglia di Pentecoste si è concluso il ciclo triennale del programma di pastorale universitaria della Diocesi di Roma ritmato sui sacramenti dell’iniziazione cristiana. L’anno pastorale 2008-2009 apre il nuovo ciclo triennale ponendo particolare attenzione al sacramento del Battesimo. Mentre è ancora viva la memoria dell’incontro mondiale dei giovani di Sydney, dove Benedetto XVI ha sottolineato la realtà di nuova creatura del battezzato, gli universitari di Roma sono inviatati a vivere l’Anno Paolino preparandosi ad essere testimoni di Cristo in Università, vero e significativo Areopago della città, luogo privilegiato per la promozione della ricerca e della riflessione sulla realtà umana e sociale.
Guidati dalla Lettera ai Romani, che sarà consegnata a tutti gli universitari in occasione dell’incontro con il Papa Benedetto XVI, la celebrazione dell’Anno Paolino sollecita tutta la Chiesa di Roma ad una rinnovata esperienza apostolico-missionaria, proponendo al mondo della cultura, sull’esempio dell’evento di Atene, occasioni per confrontarsi e comprendere le attese dell’uomo contemporaneo. quale compito e responsabilità per una reale promozione integrale della persona umana. Infatti l’esperienza di Paolo ad Atene (At 17,22-34), per certi versi drammatica, ricordata da Benedetto XVI nel suo saluto ai giovani al Molo di Barangaroo, è decisiva per la vita del Cristianesimo. La proposta di Paolo, sintetizzate nelle parole famose, “Ciò che voi adorate senza conoscerlo, io ve lo annuncio” (At 17,23) aiuterà gli universitari a ricomprendere il ruolo del cristiano nella elaborazione e nella animazione culturale, che costituisce un insostituibile servizio di discernimento e di orientamento che è espressione significativa della diakonia della Chiesa nella storia.
In questa prospettiva paolina, l’itinerario teologico-pastorale avrà come tema: “Vangelo e cultura per un nuovo umanesimo”, aiutando gli universitari a riscoprire il dono del Battesimo quale evento di grazia che trasforma e sostiene la capacità progettuale dell’uomo. Si tratta di recuperare il vero dinamismo dell’evangelizzazione che raggiunge l’uomo hic et nunc e lo rende partecipe di una nuova esistenza in Cristo, storica ed eterna. In tal modo il cristiano, inserito nella comunità cristiana, sarà chiamato ad esercitare la diakonia della storia e ad incontrare le culture nelle quali vive e per le quali lavora. L’azione evangelizzatrice deve raggiungere il nucleo generatore della cultura illuminandola con il dono del Vangelo. In tale contesto si inserisce la proposta di Benedetto XVI di allargare gli orizzonti della razionalità che è apertura verso la nuova realtà esistenziale in cui fede e ragione sono chiamate a cooperare per comprendere la novità ontologica dell’esistenza umana. Solo in tal modo, infatti, il Cristianesimo può tornare ad essere matrice di cultura ed essere interlocutore della cultura contemporanea, in particolare di quella universitaria.
Come ha sottolineato Benedetto XVI ai giovani di Sydney, il mondo di oggi «si aspetta dai cristiani una parola di incoraggiamento e una testimonianza di vita che invitino a guardare con fiducia verso il futuro». Agli universitari è affidato il compito di realizzare nella comunità accademica la stessa esperienza di Paolo all’areopago di Atene, condividendo le ansie e le attese degli amici che faticano nella ricerca, mostrando la fecondità storica del Vangelo attraverso una nuova sintesi tra Vangelo e cultura. Gli universitari (docenti e studenti) di ogni Facoltà saranno sollecitati a promuovere e realizzare laboratori culturali che favoriscano l’incontro tra pensiero teologico e pensiero scientifico sul tema della costruzione di un nuovo umanesimo. Nelle Parrocchie i gruppi universitari parrocchiali promuoveranno incontri culturali sul tema della fede e, nel tempo pasquale, esperienze di accoglienza e di incontro con gli universitari che vivono nel territorio.
L’evangelizzazione della cultura oggi è la grande sfida per la Chiesa: da essa dipende il futuro educativo delle nuove generazioni. Occorre uno sforzo coordinato in modo che le comunità parrocchiali, le cappellanie universitarie, i collegi, le associazioni e i movimenti ecclesiali possano essere luoghi di accoglienza e di formazione dei giovani universitari. L’itinerario formativo, ritmato sui tempi dell’anno liturgico, accompagnerà il cammino missionario degli universitari che culminerà nel Giubileo paolino degli universitari che si celebrerà il 14 e 15 marzo 2009.
Tappe del cammino
— Pellegrinaggio degli universitari ad Assisi: 8 novembre 2008
— Incontro natalizio degli universitari con il Papa e consegna e della Lettera ai Romani: 11 dicembre 2008
— Giubileo paolino degli universitari – Veglia mariana con il Papa: 14 – 15 marzo 2009
— Incontro europeo degli studenti universitari: 27 luglio-2 agosto 2009
Emilio Bettini
Vicariato di Roma – Uff. Pastorale Universitaria