Il Sinodo presenta 55 proposizioni al Papa

Tra le novità, l’apertura del ministero del lettorato alle donne

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CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 26 ottobre 2008 (ZENIT.org).- Le sessioni di lavoro del Sinodo dei Vescovi sulla parola di Dio si sono concluse a mezzogiorno di sabato con l’approvazione delle 55 proposizioni presentate dall’assemblea sinodale a Benedetto XVI.

Le proposizioni sono state votate elettronicamente dai 244 Padri sinodali presenti nell’aula. Per essere approvate ciascuna ha dovuto ricevere almeno i due terzi dei voti (“placet” per sì e “non placet”  per no).

Tutte le proposizioni presentate sono state approvate, confermando i commenti rilasciati nei giorni scorsi dai Padri sinodali, secondo cui questo è stato forse il Sinodo con il maggiore consenso da quando questa istituzione è stata reintrodotta successivamente al Concilio Vaticano II.

Le prime due proposizioni costituiscono l’ “Introduzione”. In esse si chiede che il Papa tenga conto delle diverse proposte, così come dei documenti sorti durante il Sinodo e durante la sua preparazione, per redigere il documento finale che raccoglierà i risultati della XII Assemblea sinodale dei Vescovi di tutto il mondo.

Prima parte

La prima parte della lista completa di proposizioni, dal titolo “La Parola di Dio nella fede della Chiesa”  (proposizioni 3-14), avanza delle proposte affinché le comunità cattoliche comprendano e vivano meglio la loro relazione profonda con la Parola, Gesù Cristo, che è possibile incontrare nella lettura e meditazione delle Scritture.

Viene poi sottolineato il ruolo dello Spirito Santo, della Chiesa e della Tradizione, così come il suo intimo legame con l’Eucaristia.

Tre proposizioni presentano la Parola di Dio come Parola di riconciliazione, Parola di impegno a favore dei poveri, e fondamento della legge naturale. Queste proposizioni analizzano anche la relazione inscindibile tra l’Antico e il Nuovo Testamento.

Seconda parte

La seconda parte del documento (proposizioni 14-37) affronta il tema “La Parola di Dio nella vita della Chiesa”. In essa, tra le altre cose, si offrono idee concrete per migliorare le omelie, si chiede di rivedere il “Lezionario” – la selezione delle letture bibliche utilizzate nella liturgia – si promuove la “Lectio divina” (lettura orante della Scrittura) e si chiede di aprire il ministero del lettorato anche alle donne “in modo che nella comunità cristiana sia riconosciuto il loro ruolo di annunciatrici della Parola”.

In questa parte si chiede anche di superare il dualismo tra esegeti e teologi, così come tra esegeti e pastori, riconoscendo a ciascuno un compito insostituibile.

La proposizione numero 37 contiene un dato di portata storica, poiché accoglie il contributo al Sinodo del Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, che per la prima è intervenuto di fronte a un Sinodo mondiale cattolico. Per la prima, quindi, il magistero di un Patriarca ortodosso potrebbe passare a fare parte del magistero ordinario del Papa.

Terza parte

Nella terza parte su “La Parola di Dio nella missione della Chiesa” (proposizioni 38-54), si parla del rapporto tra la Parola da una parte e l’arte e la cultura dall’altra, così come della traduzione e diffusione della Bibbia. 

Gli altri temi affrontati riguardano la trasmissione della Parola attraverso i mezzi di comunicazione sociale, così come la questione della lettura fondamentalista della Bibbia e il preoccupante fenomeno delle sette.

Inoltre si parla del dialogo interreligioso, della promozione dei pellegrinaggi e studi in Terra Santa, del “quinto Vangelo”, del dialogo con ebrei e musulmani, e del rapporto tra la Parola e la salvaguardia del Creato.

L’elenco si chiude con una proposizione dedicata alla Vergine Maria, modello di fede del credente, contenente un invito a promuovere la preghiera dell’Angelus e del Rosario e a contemplare la Parola con gli occhi della Madre di Cristo.

Lavoro redazionale

Le proposizioni sono il frutto delle fatiche dei relatori dei diversi gruppi al Sinodo suddivisi per lingua (circoli minori), del Relatore generale, il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Arcivescovo di Québec (Canada), e del Segretario speciale, monsignor Laurent Monsengwo Pasinya, Arcivescovo di Kinshasa e Presidente della Conferenza Episcopale della Repubblica Democratica del Congo.

Quest’equipe ha trascorso una notte intera insonne per poter presentare al Sinodo una versione definitiva delle proposizioni in grado di ricevere un consenso generale.

Normalmente le proposizioni hanno carattere segreto, tuttavia Benedetto XVI – che potrà decidere se accogliere i suggerimenti o meno – ha dato disposizione alla Segreteria generale del Sinodo dei Vescovi di pubblicare una traduzione in italiano “provvisoria, ufficiosa e non ufficiale”.

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ZENIT Staff

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