ROMA, domenica, 6 febbraio 2011 (ZENIT.org).- I cristiani devono essere sale, per dare sapore al mondo, e luce per rischiarare le tenebre. Lo ha detto questa domenica Benedetto XVI in occasione della tradizionale preghiera domenicale dell’Angelus prendendo spunto dal Vangelo di Matteo.
“I discepoli del Signore – ha ricordato il Papa affacciandosi alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano – sono chiamati a donare nuovo ‘sapore’ al mondo, e a preservarlo dalla corruzione, con la sapienza di Dio che risplende pienamente sul volto del Figlio, perché Egli è la ‘luce vera che illumina ogni uomo’ (Gv 1,9)”.
“Uniti a Lui – ha continuato –, i cristiani possono diffondere in mezzo alle tenebre dell’indifferenza e dell’egoismo la luce dell’amore di Dio, vera sapienza che dona significato all’esistenza e all’agire degli uomini”.
Al termine della preghiera, il Papa ha salutato gli esponenti del Movimento dell’amore familiare – che conta attualmente una ottantina di coppie missionarie e altre 350 coppie in formazione – e quanti nella notte tra sabato 5 e domenica 6 febbraio hanno vegliato presso la chiesa romana di San Gregorio VII pregando per i cristiani perseguitati nel mondo e per la libertà religiosa.