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1) Cf. Benedetto XVI, Lettera alla Diocesi e alla città di Roma sul compito urgente dell’educazione, 21 gennaio 2008.

2) Cf. Conferenza Episcopale Italiana, Educare alla vita buona del Vangelo. Orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020, 4 ottobre 2010, n. 13.

3) Cf. ib., n. 13. «Di conseguenza, anche il docente tende a essere considerato non tanto un maestro di cultura e di vita, quanto un trasmettitore di nozioni e di competenze e un facilitatore dell’apprendimento; tutt’al più, un divulgatore di comportamenti socialmente accettabili» (Ib., n. 46).

4) Cf. ib., n. 4.

5) Ib., n. 5.

6) Educare in un mondo che cambia (capitolo primo, cf. ib., nn. 7-15).

7) Gesù, il Maestro (capitolo secondo, cf. ib., nn. 16-24).

8) Educare, cammino di relazione e di fiducia (capitolo terzo, cf. ib., nn. 25-34).

9) La Chiesa, comunità educante (capitolo quarto, cf. ib., nn. 35-51).

10) Cf. ib., nn. 52-55.

11) «Oggi la formazione dell’identità personale avviene in un contesto plurale, caratterizzato da diversi soggetti di riferimento: non solo la famiglia, la scuola, il lavoro, la comunità ecclesiale, ma anche ambienti meno definiti e tuttavia influenti, quali la comunicazione multimediale e le occasioni del tempo libero. La molteplicità dei riferimenti valoriali, la globalizzazione delle proposte e degli stili di vita, la mobilità dei popoli, gli scenari resi possibili dallo sviluppo tecnologico costituiscono elementi nuovi e rilevanti, che segnano il venir meno di un modo quasi automatico di prospettare modelli di identità e inaugurano dinamiche inedite. La cultura globale, mentre sembra annullare le distanze, finisce con il polarizzare le differenze, producendo nuove solitudini e nuove forme di esclusione sociale» (Ib., n. 10).

12) «Molte delle difficoltà sperimentate oggi nell’ambito educativo sono riconducibili al fatto che le diverse generazioni vivono spesso in mondi separati ed estranei. […] A soffrirne di più è la famiglia, primo luogo dell’educazione, lasciata sola a fronteggiare compiti enormi nella formazione della persona, senza un contesto favorevole e adeguati sostegni culturali, sociali ed economici. Lo sforzo grava soprattutto sulle donne, alle quali la cura della vita è affidata in modo del tutto speciale» (Ib., n. 12).

13) Cf. ib., n. 14.

14) «Con la sua opera educativa la Chiesa intende essere testimone dell’amore di Dio nell’offerta di se stessa; nell’accoglienza del povero e del bisognoso; nell’impegno per un mondo più giusto, pacifico e solidale; nella difesa coraggiosa e profetica della vita e dei diritti di ogni donna e di ogni uomo, in particolare di chi è straniero, immigrato ed emarginato; nella custodia di tutte le creature e nella salvaguardia del creato» (Ib., n. 24).

15) Cf. ib., n. 33.

16) «Molto più pesanti sono i condizionamenti esterni: il sostegno inadeguato al desiderio di maternità e paternità, pur a fronte del grave problema demografico; la difficoltà a conciliare l’impegno lavorativo con la vita familiare, a prendersi cura dei soggetti più deboli, a costruire rapporti sereni in condizioni abitative e urbanistiche sfavorevoli. A ciò si aggiunga il numero crescente delle convivenze di fatto, delle separazioni coniugali e dei divorzi, come pure gli ostacoli di un quadro economico, fiscale e sociale che disincentiva la procreazione. Non si possono trascurare, tra i fattori destabilizzanti, il diffondersi di stili di vita che rifuggono dalla creazione di legami affettivi stabili e i tentativi di equiparare alla famiglia forme di convivenza tra persone dello stesso sesso» (Ib., n. 36).

17) Cf. ib., n. 41.

18) Cf. ib., n. 42.

19) Cf. ib., n. 43.

20) Cf. ib., n. 44.

21) Cf. ib., nn. 46-49.

22) Cf. ib., n. 50.

23) Cf. ib., n. 51.

24) Cf. ib., n. 54.

25) Concilio Vaticano II, Costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen gentium, n. 1.

26) Cf. Benedetto XVI, Lettera enciclica Caritas in veritate, 29 giugno 2009, nn. 57-58.

27) Pubblicato il 24 febbraio 2010.