ROMA, domenica, 20 febbraio 2011 (ZENIT.org).- Aumenta il numero dei battezzati nel mondo (circa la metà dei cattolici vive in America), così come pure quello dei sacerdoti e dei seminaristi, mentre si registra un lieve calo nel numero delle religiose.
E’ quanto emerge a grandi linee dall’Annuario Pontificio 2011, presentato sabato mattina a Benedetto XVI dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, e dall’Arcivescovo Fernando Filoni, Sostituto alla Segreteria di Stato per gli Affari Generali.
I dati statistici, riferiti all’anno 2009, forniscono un’analisi sintetica delle principali dinamiche riguardanti la Chiesa Cattolica nelle 2.956 circoscrizioni ecclesiastiche del pianeta: i fedeli battezzati nel mondo sono passati da 1.166 milioni nel 2008 a 1.181 nel 2009, con un aumento assoluto di 15 milioni di fedeli e una percentuale pari all’1,3 per cento.
La distribuzione dei cattolici fra i continenti differisce notevolmente da quella della popolazione. L’America, dal 2008 al 2009, ha mantenuto quanto a popolazione, un’incidenza costante sul totale planetario pari al 13,6 per cento; di contro, i cattolici hanno raggiunto nei due anni, il 49,4 per cento della popolazione cattolica nel mondo.
In Asia la crescita è stata dal 10,6 al 10,7 per cento, ma essa è notevolmente inferiore a quella che il continente ha per quanto riguarda la popolazione mondiale (60,7 per cento). L’Europa ha un peso per la popolazione inferiore di tre punti percentuali a quello dell’America, ma la sua incidenza nel mondo cattolico è quasi la metà di quella dei Paesi americani (24 per cento).
Tanto per i Paesi africani quanto per quelli oceanici, il peso della popolazione sul totale è poco dissimile da quello dei cattolici (15,2 e 0,8 per cento, rispettivamente, per l’Africa e l’Oceania). Il numero dei vescovi nel mondo è passato, dal 2008 al 2009, da 5.002 a 5.065, con un aumento dell’1,3 per cento. Il continente più dinamico risulta quello africano (1,8 per cento), seguito dall’Oceania (1,5 per cento), mentre al di sotto della media complessiva risultano l’Asia (0,8 per cento) e America (1,2 per cento). Per l’Europa l’incremento si attesta sull’1,3 per cento.
La popolazione sacerdotale rimane sul trend di crescita moderata inaugurata nel 2000, dopo un lungo periodo di risultati piuttosto deludenti. Il numero dei sacerdoti, sia diocesani che religiosi, aumenta, infatti, nel corso degli ultimi dieci anni (dell’1,34 per cento a livello mondiale), passando da 405.178 nel 2000 a 410.593 nel 2009.
In particolare, nel 2009, i sacerdoti sono cresciuti dello 0,34 per cento rispetto al 2008. Tale aumento deriva dal decremento di 0,08 per cento del clero religioso e dall’aumento di 0,56 per cento di quello diocesano. Il decremento percentuale ha interessato solo l’Europa (0,82 per cento per i diocesani e 0,99 per i religiosi), dato che negli altri continenti i sacerdoti nel complesso sono aumentati. Tranne che nell’Asia e nell’Africa, il clero religioso è ovunque diminuito.
I diaconi permanenti aumentano di oltre il 2,5 per cento, passando dai 37.203 del 2008 ai 38.155 del 2009. La presenza dei diaconi migliora in Oceania e in Asia a ritmi elevati: in Oceania, dove i diaconi non raggiungono ancora l’1 per cento del totale, essi aumentano di più del 19 per cento, attestandosi a 346 unità nel 2009, e in Asia fanno registrare un incremento del 16 per cento.
Ma essi aumentano anche in aree dove la loro presenza è quantitativamente più rilevante. In America e in Europa, dove al 2009 risiede circa il 98 per cento della popolazione complessiva, i diaconi sono cresciuti, nell’ultimo biennio, rispettivamente dal 2,3 al 2,6 per cento.
Una flessione si è avuta, invece, tra le religiose professe. Nel 2008 esse erano nel mondo 739.068, riducendosi nel 2009 a 729.371. La crisi quindi rimane, nonostante l’Africa e l’Asia, dove invece c’è un loro aumento.
Il numero dei candidati al sacerdozio nel mondo è cresciuto dello 0,82 per cento, passando da 117.024 unità nel 2008 a 117.978 nel 2009. Gran parte dell’aumento è attribuibile all’Asia e all’Africa, con ritmi di crescita del 2,39 e del 2,20 per cento, rispettivamente. L’Europa e l’America hanno registrato una contrazione, rispettivamente, dell’1,64 per cento e dello 0,17 per cento nello stesso periodo.