di Carlo Climati
ROMA, venerdì, 16 novembre 2012 (ZENIT.org) – Sentiamo spesso dire che i giovani di oggi non hanno ideali, né speranze, né futuro. Sono descritti superficialmente come ragazzi senza storia e senza domani, che vorrebbero ottenere tutto e subito, senza impegnarsi.
Come nasce questa tendenza? Il comportamento degli esseri umani, in ogni epoca, non è mai frutto del nulla. E’ il prodotto dell’educazione ricevuta. E come vengono educati i giovani agli inizi del terzo millennio?
La non-cultura del “voglio tutto e subito” sembra aver preso il sopravvento nel mondo di oggi. Si respira nell’aria, ed è inevitabile che finisca per influenzare anche i ragazzi, soprattutto attraverso il cattivo uso dei mezzi di comunicazione.
Che fine hanno fatto i genitori, che dovrebbero essere i primi ad insegnare valori importanti ai figli? La famiglia, in molti casi, non c’è. Sparisce nel nulla. Tanti genitori sono spesso fuori per lavoro. La sera, se sono stanchi, non hanno il tempo e la voglia di parlare o giocare con i propri bambini.
Di conseguenza, i mezzi di comunicazione hanno assunto una vera e propria funzione di educatori supplenti, al posto di quelli che dovrebbero essere i veri maestri della gioventù: le mamme e i papà.
Internet, televisione, musica, riviste per ragazzi “fanno” l’educazione. Propongono i loro messaggi. Generano mode e contribuiscono a formare stili di vita.
Anche la scuola non sembra più essere quella di una volta. Tanti insegnanti sono il prodotto di una mentalità sessantottina, che ha ben poco da insegnare alle nuove generazioni. Non a caso, su internet, è stato diffuso tempo fa un filmato che mostra alcuni studenti mentre preparano uno spinello insieme al loro professore. Un perfetto specchio dei tempi.
Se gli “educatori” sono questi, non meravigliamoci, poi, se alcuni ragazzi rifiutano di volare alto. Non ci lamentiamo se c’è chi aspira a conquistare un posto in certi reality show, facendo file chilometriche per partecipare ai provini.
Il messaggio che viene trasmesso ai giovani è questo: perché sprecare tempo con la scuola o l’università? L’importante, nella vita, è avere un colpo di fortuna. Essere scelti, tra migliaia di persone, per lasciarsi spiare da una telecamera ed esprimere il lato peggiore della propria personalità.
Se l’andazzo è questo, perché ci si ostina a scagliare pietre contro i giovani? In fondo, loro non hanno colpe. Lo stile di vita di certi ragazzi non è altro che la logica conseguenza di una certa mentalità diffusa, che fa credere nel successo facile.
Per contrastare la trappola del degrado bisogna andare controcorrente e riscoprire la voglia di ascoltare chi può comunicare ideali entusiasmanti.
Un esempio di questo spirito è certamente il nuovo ebook della giovane scrittrice Irene Bertoglio: “Intervista a maestri. Volume 1”, edito da Leolibri (www.leolibri.it), primo di una serie che raccoglie interviste di autori cattolici.
“A muovere la scrittrice in questa direzione – si legge nella presentazione dell’ebook – è soprattutto un forte desiderio di conoscere a fondo le persone che stima e di far emergere il loro pensiero e la loro esperienza di vita. Del resto, la Bertoglio fa ruotare le proprie passioni intorno a un profondo interesse, centrale e imprescindibile, per la vita umana. Si può ben addire a lei la citazione: «sono cattolico perché voglio tutto», di Jean Guitton. Questo «voglio tutto» si connota come il desiderio di considerare decisive sia le esperienze positive sia quelle negative, perché tutto ha un senso”.
E’ bello notare quanto questo “voglio tutto” sia ben diverso dal “voglio tutto e subito” imposto da una certa mentalità imperante. E’ una ricerca profonda del senso della vita, che passa attraverso l’ascolto di maestri autentici e del loro messaggio. Fra questi, nel libro, ci sono: Francesco Agnoli, Gianpaolo Barra, Rodolfo Casadei, Rino Cammilleri, il Cardinale José Saraiva Martins, Riccardo Cascioli, Alessandro Gnocchi, Marco Cimmino, Marina Corradi, Renato Farina, Paolo Gulisano, Massimo Introvigne, Camillo Langone, Roberto Marchesini, Luca Marcolivio, Costanza Miriano, Paolo Pugni, Giacomo Samek Lodovici e Cristina Siccardi.
Oltre ad essere un libro interessante e coinvolgente, l’opera di Irene Bertoglio ha un obiettivo importante. Parte del ricavato sarà devoluto all’Associazione Onlus La Quercia Millenaria, che dal 2005 si occupa dell’assistenza alla gravidanza di ogni tipologia di malformazione fetale.
* Per acquistare l’ebook si può cliccare sul seguente link:
http://leolibri.it/content/intervista-ai-maestri-volume-i