Nel documento finale intitolato “Non temete. Il Signore vive davvero!” i Vescovi denunciano le profonde sofferenze del popolo boliviano, soprattutto in merito alle condizioni di povertà. Tuttavia, il messaggio intende ridare speranza ad una Nazione che rischia di piombare nella disperazione perché non vede un avvenire migliore in tempi brevi.
I Vescovi sottolineano che la povertà continua ad essere il problema più delicato del paese, anche perché la maggioranza della popolazione sperimenta sulla propria pelle le conseguenze del sottosviluppo che in molti casi è arrivata ad essere miseria.
“Questa situazione di povertà e di crisi economica – si legge nel documento dei Vescovi – è stata ulteriormente aggravata, tra le altre cose, dalla violenza e dai conflitti sociali, utilizzati da diversi settori come strumenti per raggiungere i propri interessi, perdendo di mira la ricerca del bene comune”.
I Vescovi esortano: “Non possiamo lasciarci trascinare dal pessimismo anzi, deve crescere la consapevolezza che i problemi possono risolversi per vie pacifiche, perché soltanto l’uomo di pace sa rispettare la vita”.
Aggiungendo poi: “La pace del Signore, che non è tregua né equilibrio precario tra poteri opposti, bensì pienezza di vita e di beni condivisi tra fratelli, che ci apre all’ascolto della Parola di Dio, ci spinge e ci impegna a dire: No alla morte! Sì alla Vita!”
Il messaggio si apre e si chiude con un pressante invito a non avere paura, nella certezza che il Signore è vivo: “Un cammino difficile e arduo ci attende! Non dobbiamo avere paura, il Signore vive davvero, sta in mezzo a noi!”.
Il testo completo in lingua spagnola del documento finale si trova sulla pagina della Conferenza Episcopale Boliviana,(http://www.iglesia.org.bo/) ed è stato pubblicato dall’edizione spagnola di ZENIT il 30 aprile 2004 .