“Il matrimonio contratto all’estero tra soggetti dello stesso sesso non può essere qualificato come matrimonio per l’ordinamento italiano”. Lo scrivono i giudici del Tribunale di Pesaro nel decreto di annullamento della trascrizione nel registro civile del Comune di Fano di un matrimonio celebrato nel 2008 in Olanda tra due uomini, un cittadino italiano e uno olandese. La trascrizione avvenne, nel maggio scorso, con tanto di cerimonia civile davanti al sindaco della città marchigiana Stefano Aguzzi.
Dopo quel fatto, il procuratore della Repubblica di Pesaro Manfredi Palumbo aveva impugnato la trascrizione chiedendo al Tribunale di annullarla in quanto non esiste in Italia una legge che prevede le nozze omosessuali. La sua richiesta è stata così positivamente accolta. Le toghe di Pesaro hanno decretato che la trascrizione ha effetti nulli “mancando uno dei requisiti essenziali”, ossia una legge del nostro ordinamento che lo preveda. E quindi la trascrizione “non può produrre effetti giuridici così come stabilito da sentenza della Cassazione civile n.4184/2012”.
Il decreto precisa inoltre che l’assenza di nozze omosessuali non costituiscono alcuna discriminazione. “La mancata trascrizione di una unione tra soggetti dello stesso sesso – scrivono i giudici – non dà luogo in sé ad alcuna irragionevole discriminazione e quindi non costituisce una violazione dell’art. 3 della Costituzione in quanto le unioni omosessuali allo stato non possono essere ritenute omogenee al matrimonio come già espresso dalla Corte Costituzionale n.138/2010”.
Viene inoltre rilevato che “il giudice non può sostituirsi al legislatore, stabilendo i diritti, le garanzie e gli obblighi delle unioni omosessuali. Va dunque ordinata la cancellazione della trascrizione in oggetto”. Il decreto del Tribunale di Pesaro fa seguito alla sentenza uscita lo scorso 9 ottobre dalla Corte d’appello di Firenze con cui si disponeva la cancellazione dal registro di stato civile del Comune di Grosseto del matrimonio tra due uomini, celebrato a New York nel 2012.