A scuola il nostro discorso è caduto sulle distanze abissali che si frappongono tra la terra e le stelle e delle stelle fra loro. Anche se i calcoli sono constatabili, tuttavia le lontananze reali difficilmente sono immaginabili.
Chiedo agli scolari delle elementari che mi sappiano quantificare in metri e in chilometri le distanze fra un paese e l’altro; fra una porta e l’altra del campo sportivo; quanti sono i centimetri in un metro e quanti metri in un chilometro.
Mio figlio – precisa una mamma – è andato ad abitare molto lontano da me, ma lo sento sempre nel cuore. L’altro è qui a due passi, ma è il più lontano perché non mi vuol vedere, non mi viene mai a trovare.
Il sole dista dalla terra 147 milioni di chilometri, ma è presentissimo con il suo calore, con la sua splendida luce. La giusta distanza gliel’ha data il creatore perché si tramutasse in una presenza di vita. E’ lontana la sorgente, ma me ne penetra la vita con i suoi raggi. Tanto mi è presente una persona quanto vive per me e io per lei,
Anche se lontana, la mamma per un bambino è una presenza sempre intima. Dio ha da me una distanza infinita, ma anche una vicinanza di vita, un’intimità profonda. Nasco, vivo nel suo cielo; con i raggi del suo amore mi penetra e si rende più intimo a me di me stesso.
Ciao da p. Andrea
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