IMU e Chiesa Cattolica: "Qualcuno vuole ridurre la Chiesa in bancarotta!"

Il parere del sociologo Massimo Introvigne sulla decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea: “Grave attacco alla libertà religiosa”

Share this Entry

Sulla clamorosa decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che ammette alla discussione il ricorso contro la Commissione Europea che aveva autorizzato l’Italia a non chiedere agli enti no profit il rimborso dell’ICI non versato tra il 2006 al 2011 in seguito a esenzioni giudicate illegittime dalla stessa Commissione – la quale aveva invece giudicato legittimo il regime delle esenzioni introdotto nel 2012 con il passaggio dall’ICI all’IMU – interviene con una nota il sociologo torinese Massimo Introvigne, vice-responsabile nazionale di Alleanza Cattolica e coordinatore dell’Osservatorio della libertà religiosa.

«La decisione rappresenta un grave attacco alla libertà religiosa – afferma Introvigne – e cozza anche contro una decisione del 2011 della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (che è cosa diversa dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea), che aveva giudicato illegittima una normativa fiscale francese che aveva l’effetto, e in verità anche lo scopo, di ridurre in bancarotta i Testimoni di Geova, così violando la loro libertà religiosa. Lo stesso capiterebbe in Italia alla Chiesa Cattolica, che dovrebbe versare, secondo primi calcoli, circa quattro miliardi di euro».

«La Commissione Europea – prosegue Introvigne – nella decisione del 2012 ora contestata non autorizzò affatto l’Italia a praticare un trattamento di favore nei confronti della Chiesa Cattolica. Constatò semplicemente che applicare retroattivamente la normativa del 2012 agli anni precedenti era sia ingiusto sia tecnicamente impossibile, perché presumeva accertamenti su come fossero utilizzati i locali su cui calcolare le imposte, calcolando i metri quadrati destinati a uso commerciale e quindi tassabili e quelli destinati a uso non commerciale e quindi non tassabili, calcoli che evidentemente non si possono fare con riferimento al passato, ben potendo il modo di utilizzare un locale variare nel tempo».

«I soliti noti del mondo anticlericale italiano che promuovono questi ricorsi – conclude Introvigne – sperano di ridurre in bancarotta la Chiesa Cattolica, la cui testimonianza profetica evidentemente continua a dare fastidio».

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione