Il Vaticano ricorda El Greco, a 400 anni dalla morte

Un libro edito dalla LEV e un annullo filatelico di Poste Vaticane commemorano il celebre artista, uno dei pittori più originali della storia dell’arte

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El Greco. Le illuminazioni è il nuovo volume dello scrittore e critico d’arte, cinema e musica Mario Dal Bello, pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana, che sarà presentato il 21 novembre, alle 17.30, presso la Libreria internazionale Paolo VI di Via di Propaganda 4 a Roma, nell’ambito de “I Venerdì di Propaganda: temi e autori”.

Dal Bello dialogherà con la scrittrice e critico letterario Neria De Giovanni, commentando diverse opere del celebre pittore, del quale ricorre proprio quest’anno il 400mo anniversario della scomparsa, mentre l’attrice Eleonora Mazzoni leggerà alcuni brani del volume.

Dalle ore 13 alle 19 del 21 novembre, inoltre, sarà presente presso la Libreria un responsabile delle Poste Vaticane, che per l’occasione hanno predisposto uno speciale annullo figurato che riprende il Cristo Salvatore del Greco, da apporre su materiale filatelico.

Doménikos Theotokópoulos (1541-1614), noto come El Greco, è ricordato quale uno dei pittori più originali della storia dell’arte. Greco di nascita, svolse in Spagna la maggior parte della sua opera, che appare estremamente moderna. Artista “visionario”, anticipò così tanto il futuro da non essere compreso dai propri contemporanei.

Dal Bello ripercorre dapprima il percorso di formazione e di vita dell’artista, che passa attraverso Venezia e poi Roma, per approdare infine a Toledo, in Spagna, nel 1577. Presenta quindi la sua attività di ritrattista di aristocratici, intellettuali ed ecclesiastici e poi la sua visione naturalistica e simbolica della natura. Ma la sezione più ampia del volume è dedicata al tema religioso. “Una religione inquieta – la definisce Dal Bello –, che accetta ma pure oltrepassa le regole iconografiche, riempie i soggetti sacri di riflessioni ardite, di un sentimento in tensione costante verso l’infinito”.

“El Greco non è parente o progenitore di nessuno: è se stesso – afferma Dal Bello –. Un solitario, e incompreso spesso, ricercatore, in attesa di illuminazioni sempre maggiori”.

Questo titolo si aggiunge alle precedenti monografie dell’autore presenti nel catalogo LEV, dedicate a Lorenzo Lotto, Raffaello, Tintoretto e ai ritratti di Cristo.

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ZENIT Staff

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