Siria: confermato il rapimento di padre Hanna Jallouf

La conferma giunge dal Vicario apostolico di Aleppo per i cattolici latini. Il frate è stato rapito nel villaggio cristiano di Knayeh, nel nord del Paese

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La notizia circolata ieri sull’ennesimo sequestro di un religioso cristiano in Siria trova oggi fondamento. La conferma giunge all’agenzia Fides dal vescovo Georges Abou Khazen, Vicario apostolico di Aleppo per i cattolici di rito latino. “Purtroppo – spiega – devo confermare la notizia del rapimento di padre Hanna Jallouf OFM, parroco siriano nel villaggio di Knayeh, che è stato sequestrato insieme a una ventina di cristiani”.

Si hanno notizie sul momento del sequestro, non sull’identità dei sequestratori. “Il sequestro collettivo – aggiunge il vescovo Khazen – è avvenuto nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 ottobre. Al momento non sappiamo chi li abbia sequestrati, se sono stati gruppi di jihadisti o altri. Non riusciamo a contattare nessuno, e non siamo stati contattati da nessuno. Sappiamo soltanto che anche ieri il convento è stato saccheggiato, e altre persone del villaggio si sono nascoste. Tra i rapiti ci sono giovani, sia ragazzi che ragazze”. 

I frati minori svolgono un ruolo determinante nel villaggio cristiano di Knayeh, a pochi chilometri dal confine con la Turchia. Il centro giovanile, l’asilo e l’ambulatorio erano, prima dell’inizio del conflitto, il centro della vita del villaggio. Tra gli animatori più impegnati, vi era proprio padre Hanna Jallouf.

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ZENIT Staff

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