Il ruolo di Maria nella recita del Rosario

Si celebra oggi la Madonna del Rosario, preghiera che permette di “lasciarsi parlare dallo Spirito Santo”

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Oggi 7 Ottobre la Chiesa celebra la solennità della Beata Vergine Maria del Rosario. Papa Francesco ha invitato la Chiesa universale a pregare per il Sinodo dei Vescovi sul tema della famiglia. A motivo di questo provvidenziale incastro di date, oggi è un giorno privilegiato per pregare a favore di tutti i partecipanti di questo Sinodo, e nello stesso tempo pregare per le necessità della propria famiglia e di quelle del mondo intero.

La preghiera del Rosario, così come è stata istituita dalla nostra Madre Chiesa, si concretizza nell’attualizzare i messaggi del Vangelo, attraverso l’ascolto e la meditazione dei misteri della vita di Cristo. Il tutto avviene non da soli, ma in compagnia della Chiesa e della nostra Madre Maria.

La preghiera del Rosario è un momento nel quale cercare un raccoglimento interiore, rientrare in se stessi, e pensare alle vicende della propria storia, alla luce della fede in Gesù, figlio di Dio. Quante decisioni ognuno di noi è chiamato a prendere durante la giornata? Certo, non tutte sono decisive per la nostra vita, ma tanti piccoli nostri comportamenti (che noi consideriamo insignificanti o ininfluenti) li ripetiamo frequentemente nella nostra vita, creando sofferenze o indifferenze nei confronti di coloro che ci vivono vicino.

Rimproverare sempre aspramente un figlio ribelle, sottovalutare la pigrizia nello studio dei figli, lasciare totale indipendenza ai figli nell’età adolescenziale, rimandare continuamente spazi di dialogo e confronto tra moglie e marito, rimanere troppo tempo al lavoro, dimenticarsi dei bisogni dei familiari malati o soli, sono tutti comportamenti che disgregano le famiglie.

Per queste ragioni, la coroncina del Rosario è prima di tutto un dolce laccio che tiene unita la famiglia. La famiglia che prega insieme rimane unita. La preghiera del Rosario è un momento privilegiato della giornata per tornare in se stessi, mettere a nudo i propri sentimenti e le proprie intenzioni, e lasciarsi parlare dallo Spirito Santo. La preghiera del Rosario è per eccelenza la preghiera dell’ascolto. Tante domande sorgono nel nostro cuore durante la giornata, ma molte di esse rimangono spesso senza risposta. La coroncina del Rosario, attraverso la scansione dei suoi grani, ci fa progredire nell’ascolto di quella voce dello Spirito Santo, che vuole guidare le nostre scelte per aderire fedelmente alla volontà di Dio.

Tutta la Trinità diventa partecipe della nostra preghiera del Rosario: Dio Padre che si svela nel suo Figlio Gesù Cristo, e lo Spirito Santo ci insegna e ci ricorda tutto quello che ci ha detto Gesù (Gv 14,26).

Ma allora qual è il ruolo di Maria nella preghiera del Rosario? Maria è la nostra Madre, e come tutte le madri sprona, incoraggia e rimane sempre vicino ai suoi figli. Maria è colei che invita alla recita del Rosario, chamando i suoi figli a lasciare, per un pò di tempo, le occupazioni quotidiane, per vivere in compagnia della Madre di Dio, che desidera ardentemente riversare tutte le grazie che ha ricevuto dal suo Figlio divino. Come una madre esercita la volontà dei suoi figli attraverso l’educazione, così Maria invita i suoi figli a fare quello che Lui vi dirà (Gv 2, 5). E questo lo compie con la dolcezza e la fermezza che solo una madre è capace di fare.

Quindi, ogni volta che preghiamo il Rosario, possiamo dire che è Maria stessa che ci invita a questa preghiera, perchè Ella stessa desidera la nostra compagnia spirituale, per farci scoprire la nostra adozione filiale nello Spirito Santo.

La preghiera del Rosario ci rivela la pedagogia dell’orazione, perchè ci svela quando dobbiamo rivolgerci a Maria, e quando pregare Dio Padre e Gesù Cristo nello Spirito Santo. Maria viene invocata dalla Madre Chiesa, tra i vari titoli, come avvocata nostra. Se Gesù Cristo è il mediatore tra Dio e l’uomo, Maria è la mediatrice tra Cristo e gli uomini. Il senso del peccato ci allontana da Dio, ci crea quel distacco da Gesù Cristo, che ci impedisce di guardare il cielo e di entrare nella profondità della nostra anima. Maria, come Madre di Dio e come Madre della Chiesa, ha ricevuto la missione di rimanere vicino ai suoi figli proprio per il fatto di essere madre. Sul Calvario Gesù l’ha stabilità madre di Giovanni (Gv 19, 26), madre di ogni discepolo di Cristo, quindi madre della Chiesa universale. Dopo l’ascensione al cielo di Gesù, Maria rimane con i discepoli di Gesù nel cenacolo (At 1, 12-14), per intercedere (a favore del suo popolo) per la discesa delo Spirito Santo su tutta la Chiesa nascente. Maria, viene assunta al cielo e siede regina accanto a suo Figlio (Ap 12, 1).

Quindi la storia di Maria è legata indissolubilmente a quella di tutta la Chiesa, e la sua grande umanità, congiunta con il singolare privilegio della divina maternità del suo Figlio Gesù Cristo, ci fa sentire una tale vicinanza a Maria che nessuna situazione o evento della vita potrà mai cancellare.

La madre prende sempre l’iniziativa per prima e si avvicina sempre ai suoi figli quando li vede in difficoltà. Questo Maria ha fatto alle nozze di Cana (Gv 2, 1-11), come prefigurazione di quello che avrebbe fatto dal momento in cui sarebbe venuta l’ora del figlio, l’ora della passione, della morte e della risurrezione di Cristo.

Per queste ragioni, ogni volta che ci accostiamo alla recita della dolce preghiera del Rosario, non siamo noi che ci avviciniamo per primi a Maria, ma è Lei che pur rimanendo sempre vicino al suo divin Figlio nel cielo, misteriosamente ma concretamente, si avvicina all’anima e al cuore di coloro che recitano questa santa orazione. Potremmo dire che la preghiera del Rosario è una richiesta di aiuto alla nostra Madre, la quale prega con noi e per noi, affinchè possiamo crescere nella conoscenza di Dio e incarnare nella nostra vita, attraverso scelte e fatti concreti, quelle ispirazioni che Ella stessa ha domandato al Suo Figlio per noi attraverso lo Spirito Santo.

Possa il Sinodo dei Vescovi essere illuminato ed ispirato dalla vita di Maria, che ha vissuto e testimoniato la sua santità dentra la famiglia, insieme al suo castissimo e santo sposo Giuseppe.

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Osvaldo Rinaldi

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