Model of molecule of ozone or trioxygen (o3)

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Una pratica che combatte le infezioni e libera dai dolori

Il prof. Marianno Franzini, presidente della SIOOT, spiega le ragioni e i positivi effetti sulla salute della ossigeno-ozono terapia

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Alcuni dicono che è una panacea per tutti i mali; altri sono più scettici e dicono che non risolve tutto, ma che male non fa. La sua pratica si sta espandendo nel mondo e le sue applicazioni riescono a liberare le persone da dolori fastidiosi e fermare le infezioni. Si tratta della ossigeno-ozono terapia. Una pratica capace di influire positivamente in moltissimi dei problemi fisici, senza alcune effetto collaterale. In Italia i medici che praticano tale pratica sono riuniti nella Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia (SIOOT) (http://www.ossigenoozono.it/). Per saperne di più ZENIT ha intervistato il presidente della SIOOT, il prof. Marianno Franzini.

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Che cos’è l’ozono e come è entrato nei suoi interessi?

L’ossigeno-ozono terapia è una metodica che ha più di un secolo di vita, un rimedio naturale per la salute e il benessere. È una miscela di gas ossigeno (O2) e ozono (O3) con grande potenzialità curativa per la sua azione fungicida, batteriostatica, virustatica, antifiammatoria e riattivante il microcircolo. Ho scoperto la terapia incontrando un medico italo-francese che me ne parlò con passione e competenza.

Cosa ha spinto un giovane medico ad interessarsi di ossigeno e ozono?

L’interesse scaturì dall’intuizione delle potenzialità terapeutiche di questo gas: portare ossigeno al corpo

In che modo ed in quali campi medici ha iniziato ad applicare l’ossigeno-ozono terapia?

Siccome la mia specialità e il mio interesse culturale vertevano sulla flebologia, ho iniziato ad applicare l’ossigeno-zono terapia per le insufficienze venose, arteriose e nel trattamento di ulcere e piaghe

Con quali risultati?

I risultati si sono rilevati da subito estremamente positivi.

Ci può spiegare, come e perché l’ozono riesce a combattere efficacemente le infezioni, risanare l’ossigenazione dei tessuti, riattivare i microcircoli?

L’ossigeno-ozono supera le difese dei germi, batteri e virus e la distruzione avviene per citolisi. Durante le infezioni le difese immunitarie normali non sono più in grado di distruggere i germi perché non formano abbastanza H2O2 che invece viene formato dall’ossigeno ozono-terapia. Il microcircolo viene riattivato in quanto durante il trattamento con ossigeno ozono i globuli rossi captano una maggiore quantità di ossigeno che viene ceduto ai tessuti. corporei e cerebrali. 

E in che modo tutto questo porta beneficio all’organismo nel suo complesso?

Premesso che va specificato che l’ossigeno-ozono porta beneficio nei casi di insufficienza venosa e arteriosa e nei casi di attacchi di infezioni virali o batteriche, è facile comprendere che tutte le malattie che sono originate da questi fattori, beneficiano molto favorevolmente dell’ossigeno-ozono terapia.

Quindi, non siamo di fronte ad un farmaco, ma ad una pratica che va a contrastare infezioni e dolori, riattivando nello stesso tempo le attività cellulari di sangue, tessuti, ecc. Ci dica di più…

Riattivare la circolazione vuol dire ripulire tutta la circolazione corporea apportando  nutrimento di ossigeno ad ogni singola cellula e ad ogni singolo apparato del corpo quindi dalla testa ai piedi. Tutto può avere un grosso beneficio in termini di miglioramento della macchina corporea. Non solo l’ossigeno-ozono terapia è preventiva, ma curativa e rivitalizzante. L’ossigeno è, con l’acqua, il carburante principale del nostro corpo. Tenere un ottimo standard di ossigenazione e tenere l’acqua del nostro corpo perfettamente limpida e pulita vuol dire ottimizzare il lavoro cellulare.

Come si attiva l’azione dell’ozono nei confronti delle infezioni?

L’ozono è un grande ossidante e va ad impedire la replicazione batterica e virale.

L’ozono è un gas instabile, una condizione particolare dell’ossigeno (O3): in che modo si riesce a portarlo nella parti infiammate?  

Le vie di somministrazione per portare l’ozono nei vari distretti sono diverse, si va dall’ossigenazione sistemica dove si utilizza una certa quantità di sangue miscelato ad ossigeno-ozono a infiltrazioni sottocutanee e intramuscolari, fino ad arrivare ai sacchi iperbarici locali specialmente agli arti per terminare con le insufflazioni per via rettale, vaginali e delle vie urinarie e l’utilizzo dell’acqua iperozonizzata “Acqua di Lungavita” per il trattamento delle patologie della bocca dei denti fino a tutto il tratto gastroenterico. Consultando il sito internet www.ozonotv.it è possibile vedere tutte le vie di somministrazione.

Quali sono le patologie in cui l’azione dell’ossigeno-ozono terapia è più efficace?

L’ossigeno-ozono terapia è efficace nel trattamento di numerose patologie, trova maggiore applicazione nel trattamento dell’ernia discale, con risultati di riuscita oltre il 95%, nel trattamento del microcircolo, insufficienza venosa e arteriorsa, maculopatie e piede diabetico.

Sembra che la ossigeno-ozono terapia sia molto efficace nella cura delle ernie e protrusioni discali della colonna vertebrale. È vero?

Sì, è assolutamente vero tanto che l’applicazione dell’ossigeno-ozono ha di fatto cambiato l’approccio terapeutico al trattamento delle ernie discali sia lombosacrali che cervicali. Brevemente una volta che si è accertata l’ernia, dopo 10-15 giorni di terapia farmacologica, se non si è avuta un’adeguata risposta e il neurochirurgo ritiene non sia operabile (solo 3-4 % dei casi), senza perdere altro tempo, è bene sottoporre il paziente all’ossigeno-ozono terapia una volta tolto il dolore, si prosegue con una riabilitazione fisiatrica.

Sulla base della sua esperienza può indicarci i nuovi campi di applicazione  della ossigeno-ozono terapia?

I nuovi campi di applicazione di oggi sono: le malattie neurodegenerative come SLA e Sclerosi Multipla, sulla quale i primi dati sono molto confortanti, le infezioni contratte dopo interventi chirurgici o protesizzazioni e le infezioni uroginecologiche.

Al di là della curiosità scientifica quanto della sua vocazione di medico c’è stata nella ricerca e sviluppo della ossigeno-ozono terapia?  Quali sono le basi del suo ottimismo?  

Se per vocazione si intende avere un’accentuata predisposizione ad aiutare il prossimo, al di là di una precisa volontà o forzatura, questo sicuramente ha inciso molto nella mia scelta, in quanto vedendo in tempi brevi la grande efficacia del trattamento, ho voluto subito condividerlo con molti colleghi per allargare la base dei beneficiari.  Il mio ottimismo sicuramente mi è stato donato, e ne ringrazio i miei genitori e il Signore ma mi è anche subito servito per capire immediatamente le enormi potenzialità benefiche, senza contare che questo beneficio avviene con costi bassissimi.

Una pratica medica facile da usare, con pochi costi, efficiente per curare un largo spettro di patologie. Ideale per progetti umanitari, non crede?

Assolutamente sì, ed abbiamo già alcuni importanti esempi, specie in Africa e in America Latina.. Per completare quanto Lei mi ha chiesto, aggiungerei che oltre ad essere una pratica medica efficiente, facile da usare, ideale per molte patologie, è anche estremamente importante perché priva di effetti collaterali e a bassissimo costo e con la  garanzia di eliminare batteri, virus e funghi dall’acqua. È 120 volte più efficace del cloro.

È vero che ci sono diversi ospedali fondati da ordini religiosi e da missionari che già utilizzano la ossigeno-ozono terapia?

Sì, è assolutamente vero, esistono ospedali o case di cura sia in Italia che all’estero.

In questo contesto l’ozono potrebbe essere molto utile anche per la disinfezione e potabilizzazione delle acque, vero?

L’utilizzo per la disinfezione di acqua potabile, è una conoscenza largamente utilizzata nel mondo, e devo dire che si sta iniziando ad utilizzare presso le missioni nei paesi disagiati, in quanto è un sistema facile e assolutamente conveniente.

Chi ha iniziato ad usare per primo l’ozono in medicina?  

Non ho un nome preciso del primo medico che ha iniziato ad usare l’ozono in medicina, ma sicuramente il prof. Hans Wolf, di origini tedesche, è stato un grande utilizzatore e divulgatore scientifico di questa metodica negli anni ‘50-‘60. Non dimentichiamo lo Stato di Cuba, dove l’ossigeno-ozono terapia è medicina di Stato ampiamente utilizzata in tutti gli Ospedali: i cubani, che al trattamento dell’ossigeno-ozono, hanno dedicato un intero ospedale nei primi negli anni ’60, hanno iniziato a predisporre i Protocolli Scientifici.

In che modo e dove l’ossigeno-ozono terapia è presente e diffusa nel mondo? In una classifica virtuale, quali sono i paesi che sono più avanti e quelli che stanno più indietro?

L’ossigeno-ozono terapia è ormai diffusa in tutto il mondo, dagli USA all’Europa al Medio Oriente fino alla Cina; è meno presente nei paesi africani e di lingua araba.

Quando e perché ha deciso di fondare la Società scientifica di ossigeno-ozono terapia?

Ho deciso di fondare la SIOOT, Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia, per condividere con più colleghi possibili le conoscenze, le applicazioni cliniche  gli studi e quindi portare sempre più vicino a chi ne ha bisogno questo trattamento estremamente utile.

Che cosa fa la SIOOT?

SIOOT è un’associazione con un bagaglio trentennale di attività. Ci siamo forgiati per il nostro futuro e proprio in questo autunno ha iniziato le sue pubblicazione la rivista scientifica internazionale Ozone Therapy, diretta dal prof. Giovanni Ricevuti, Ordinario del Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Medica Università degli Studi di Pavia, dedicata a tutti i ricercatori e specialmente agli ozonoterapeuti del mondo. I principali obiettivi sono la divulgazione della metodica, la formazione dei medici che si vogliono dedicare a questa pratica, lo sviluppo e la ricerca scientifica per una crescita sempre maggiore dell’impiego della terapia.

In che modo la ossigeno-ozono terapia potrebbe diventare strumento per progetti di igiene e sanità pubblica?

L’ossigeno-ozono terapia potrebbe diventare strumento per progetti di igiene e sanità pubblica perché sappiamo bene – e lo constatiamo tutti i giorni – l’aumento di infezioni resistenti alle cure di antibiotici, contratte da aria e acqua o trasmesse da cattiva igiene. Sicuramente l’ossigeno-ozono è il più potente antibatterico antivirale che oggi abbiamo a disposizione e che può essere utilizzato sia sull’uomo che nel mantenere l’acqua e l’aria sanificate. Dovrà diventare strumento di prevenzione e cura nei progetti di una sanità efficace e lo ripeto poco costosa.

Se lei incontrasse il Ministro della Salute, quali sono i progetti che proporrebbe?

Dopo quanto detto, che per altro è suffragato e validato da una letteratura scientifica mondiale estremamente importante, proporrei al Ministro della Salute un budget per convenzionare su tutto il territorio nazionale i centri di ossigeno-ozono terapia che rispondono a specifici requisiti essenziali per praticare la metodica e si attengano alle Linee Guida dettati dall’Istituto Superiore di Sanità e dalla Società Scientifica di Ossigeno Ozono terapia (SIOOT) che possono garantire sicurezza ed efficacia. Alla fine del percorso di almeno sei anni e con minima spesa il Ministero può verificare se la spesa sostenuta è stata fonte di risparmio sia in termini di ricoveri che spesa sanitaria generale. Vorrei citare solo due piccoli esempi comprovanti il risparmio e l’efficacia. Il primo è il trattamento del mal di schiena, il quale utilizzando questa metodica può far risparmiare ingenti costi in termini di ricoveri, farmaci, esami, riabilitazione, ecc. Il secondo esempio sono le infezioni ospedaliere resistenti alle terapia tradizionali. 

Voglio sottolineare che oggi in Italia abbiamo dai 5.000 alle 7.000  casi di decessi per infezioni ospedaliere, i quali equivalgono al 2-4 % dei ricoverati che hanno contratto l’infezione. Possiamo quindi calcolare che sono 120-150.000 le persone che ogni anno si ammalano di infezioni in ospedale. Se calcoliamo che ogni ammalato superi di almeno 6-8 giorni la degenza prevista dai DRG, si può quantizzare in circa 1.000.000 di giornate di ricovero aggiuntive alle quali si aggiungono le varie cure con un costo di oltre 1.000.000.000 annuo senza contare il costo sociale per assenza dal lavoro e per problemi assicurativi, ecc. Per concludere, mi permetto di raccontare il seguente episodio: ho ricevuto una lettera da parte del Ministro in occasione del nostro Congresso Mondiale La Sanità dell’efficacia e del Risparmio, tenutosi l’anno scorso e patrocinato dal Ministero stesso. Il Ministro, evidentemente ben informato della metodica, ha espresso il suo apprezzamento per la nostra rilevante attività, per l’attualità del tema oggetto del nostro congresso e soprattutto ha recepito la possibilità del contenimento della spesa pubblica. Questo riconoscimento mi ha onorato ma soprattutto mi ha gratificato per gli sforzi e i traguardi raggiunti nei 30 anni di attività della nostra associazione.

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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