Villa Cenacolo

L’ozono: la risposta al focolaio da legionella

Lorenzo Sporchia, direttore sanitario della r.s.a. Villa Cenacolo racconta di aver debellato il pericoloso batterio installando un impianto all’ozono

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Cresce l’allarme epidemia da legionella pneumophila a Parma. Presso l’ospedale Maggiore della città sale a 35 il numero dei contagiati, già 2 le persone che hanno perso la vita, molto grave una giovane 27 enne. Le istituzioni e l’amministrazione sanitaria locale sono alla ricerca di una soluzione che sia immediata e definitiva per far fronte all’emergenza. La risposta è nell’ozono, un gas del tutto naturale formato da una molecola triatomica dell’ossigeno. Per illustrarne i benefici nella sanificazione delle condutture in virtù del suo elevatissimo potere antibatterico e ossidante, ne abbiamo parlato con il dott. Lorenzo Sporchia, direttore generale della r.s.a (residenza sanitaria assistita) di  Villa Cenacolo,  presso Lentate sul Seveso, in Lombardia.
Il direttore racconta a ZENIT di aver debellato definitivamente il pericoloso batterio della legionella, nel 2009, affidandosi alla Multiossigen S.R.L, dopo aver allestito nella sua casa di cura un impianto di sanificazione delle condutture idriche all’ozono, in modo da insufflare il gas nella rete idrica. “Da quando 7 anni fa, ho installato l’impianto, le analisi trimestrali eseguite da una ditta specializzata attestano intorno allo 0, il rischio legionella”. Ci chiarisce, inoltre, che ogni anno viene eseguita una manutenzione dalla ditta costruttrice, la Multiossigen s.r.l., che ne attesta così costantemente l’efficacia.
Il dott. Sporchia spiega come la legionella si diffonda più facilmente negli ambienti pubblici e soprattutto tra gli anziani. “I nostri ricoverati sono anziani lungodegenti, spesso non autosufficienti e quindi più a rischio di contrarre l’infezione da legionella pneumophila, per questo, essendo una rsa accreditata dalla Regione Lombardia, ci siamo premuniti e i benefici ottenuti con l’impianto – a fronte di un costo iniziale di media entità – ci hanno consentito, in questi 6 anni, non solo di ammortizzare facilmente i costi, ma di guadagnarci in credibilità, nel poter garantire la salute e la sicurezza dei nostri degenti”.
 

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Rita Ricci

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