El Salvador: la Chiesa chiede un “grande accordo nazionale”

Mons. Escobar esorta il Presidente Funes a convocarlo

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SAN SALVADOR, giovedì, 19 maggio 2011 (ZENIT.org).- Questa domenica, la Chiesa cattolica di El Salvador – attraverso l’Arcivescovo di San Salvador e presidente della Conferenza Episcopale Salvadoregna, monsignor José Luis Escobar Alas – ha esortato il Presidente Mauricio Funes a promuovere un “grande accordo nazionale” che permetta di stabilire un’agenda comune, in occasione del secondo anniversario del suo governo, che si celebrerà il 1° giugno.

“Mi sembra che il Presidente della Repubblica abbia la possibilità e l’accettazione nazionale per convocare questo accordo nazionale”, ha detto nel corso di una conferenza stampa monsignor Escobar Alas, che da quando ha assunto l’Arcivescovado nel 2008 è diventato una delle voci più solide nel processo di riconciliazione che vive il Paese centroamericano.

Il presule salvadoregno, settimo Arcivescovo metropolita di San Salvador, ha affermato che dopo due anni di governo sarebbe “opportuno” avviare un dialogo nazionale per consolidare le basi dello sviluppo sociale del Paese.

Monsignor Escobar Alas ha quindi auspicato che si arrivi quanto prima “a un grande accordo nazionale in cui siano coinvolte tutte le forze vive, ma soprattutto si impegnino i partiti”.

L’intenzione dell’accordo sarebbe, a suo avviso, affrontare “i grandi temi, perché indipendentemente dal Governo di turno e dal Presidente ci sia un impegno per vegliare sul bene comune”.

Anche se il presule non ha voluto esprimere giudizi sui due anni di governo di Mauricio Funes, il primo Presidente di sinistra nella storia di El Salvador, ha affermato che questo secondo anniversario “è un buon momento per riflettere, per valutare successi e sconfitte e per prendere nuove forze”.

“E’ anche importante che ci sia una volontà positiva nella comunità, che tutti noi ci sforziamo di fronte ai problemi della Nazione”, ha indicato.

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ZENIT Staff

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