ROMA, venerdì, 6 maggio 2011 (ZENIT.org).- Il beato Giovanni Paolo II lanciava un messaggio che avrebbe aiutato il nostro mondo ad evitare la recente crisi economica, e può ancora aiutare a superarla, sostiene il Cardinale Seán Brady.

L'Arcivescovo di Armagh (Irlanda) lo ha affermato questo lunedì a Roma in una Messa con i pellegrini irlandesi celebrata in azione di grazie per la beatificazione di Papa Karol Wojtyła, avvenuta questa domenica.

“Come pellegrini irlandesi, siamo qui per esprimere un ringraziamento particolare per la visione e la speranza di un uomo straordinario, un grande discepolo di Gesù Cristo che è giunto sui lidi della nostra terra come pellegrino nel 1979”, ha ricordato il Cardinale.

“E' straordinario rendersi conto di quanto profetico, quanto importante e quanto lungimirante sia stato per noi il suo messaggio in quel momento”, ha confessato.

“Forse se avessimo ascoltato più attentamente i suoi avvertimenti sull'avidità eccessiva e avessimo preso a cuore più urgentemente le sue suppliche per la fine della violenza, alcuni degli effetti peggiori della nostra crisi economica attuale e una parte del dolore superfluo del nostro passato violento avrebbero potuto essere evitati”, ha aggiunto.

“Nella sua presentazione dell'insegnamento sociale della Chiesa, nella sua presentazione profetica della via tra gli eccessi del comunismo e del capitalismo, nel suo rendere prioritari la dignità e il servizio della persona, penso che troveremo delle direzioni preziose per il progresso futuro del nostro contesto economico nazionale e internazionale mentre affrontiamo un periodo di recessione”, ha affermato il Cardinale.

“Nella sua costante etica di rispetto per la vita a tutti i suoi livelli e nel perseguimento pacifico di giustizia e diritti umani, credo che troveremo una luce per il nostro cammino verso un futuro più amichevole e pacifico tra tutti i popoli della nostra isola e del mondo”.

Per il porporato, “nella sua enfasi sulla chiamata universale alla santità, vissuta in intima unione personale con Cristo e con i mezzi ordinari e quotidiani della vita cristiana, inclusi la preghiera, il servizio agli altri e i sacramenti, riscopriremo l'autentica interpretazione del Concilio Vaticano II e la via verso un rinnovamento genuino ed efficace nella Chiesa irlandese”.

“Siamo grati che la Chiesa abbia confermato che l'Irlanda ha un altro amico in paradiso nella persona del Beato Papa Giovanni Paolo II”.

“Ponendo la santità come stardard della vita cristiana ordinaria”, ha aggiunto il Cardinale Brady, “ci ha mostrato la vera via per il rinnovamento e quella verso l'eterna comunione con la Beata Trinità”.

Misericordia divina

Questa domenica, a Dublino, anche l'Arcivescovo Diarmuid Martin ha celebrato una Messa in onore del Papa appena beatificato.

Nella sua omelia, il presule ha rimarcato come il Beato Giovanni Paolo II “ci abbia costantemente ricordato la misericordia di Dio rivelata in Gesù Crsto, che ci assiste nelle nostre necessità e nelle nostre debolezze”.

“Gesù ha preso su di sé le ferite dell'umanità, e risorgendo ha guarito quelle ferite e ha reso l'umanità capace di far fronte ai suoi dubbi e alle sue incertezze, alla sua storia travagliata”.

“La fede di Giovanni Paolo II gli ha permesso di raggiungere risultati notevoli in tempi notevoli”, ha sottolineato.

“La sua fede era salda come la roccia e gli ha dato il coraggio di seguire intuizioni che aveva ricevuto dal Signore, che a volte non venivano comprese neanche dai suoi collaboratori”, ha riconosciuto l'Arcivescovo Martin.

“Sono stati la fede di Papa Giovanni Paolo II e il suo senso di preghiera a dargli un fascino speciale presso i giovani”, ha aggiunto. “In una cultura caratterizzata dal dubbio e dall'incertezza sui valori più elevati, il Papa era inflessibile nella sua proclamazione della verità, pur spiccando nella testimonianza d'amore”.

“Nella sua vita, nel suo ministero e nella sua morte, Papa Giovanni Paolo II ha testimoniato la forza che si sprigiona, nonostante la debolezza umana, quando permettiamo che il messaggio di Gesù Cristo guidi la nostra vita”.