Eccedenza d'amore

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

Share this Entry

Lettura

Obbedire a Dio invece che agli uomini è sempre stata la regola suprema dei martiri. Di ogni tempo. Spicca tra tutti un laico, Tommaso Moro, che muore appunto con queste nobili parole: «Ho sempre servito Dio ed il Re. Ma ho servito Dio prima del Re!». Fa così “infuriare” i nemici, come nella prima lettura di oggi. Come avviene oggi davanti agli obiettori di coscienza, in ospedale, che si rifiutano di collaborare in ogni modo per la pratica dell’aborto. È la fede in Cristo a motivare questo coraggio. Gesù, infatti, «dice le Parole di Dio, dona il suo Spirito senza misura e ama il Padre perché è amato dal Padre».

Meditazione

Le parole qui presenti scuotono l’anima. Si parla di Gesù come il Re dei cieli sceso sulla terra venuto a dare il Suo Spirito senza calcolo, vale a dire la pienezza. Una pienezza che hanno i battezzati nel suo nome. È un susseguirsi di messaggi essenziali ed incisivi per dimostrare come Gesù abbia rivelato il Padre. Mentre Egli parla del Padre come di se stesso, noi possiamo solo balbettare con la nostra fede. In Gesù troviamo sempre qualcosa che non ha misura: la vita, la pace, il perdono. E lo contempliamo cullante nel grembo di Maria, sanguinante sul Calvario, assetato sulla Croce, risplendente nell’Eucaristia, vivificante nella Storia. Pronto ad attirarci tutti al cielo da dove sgorga il principio di tutte le cose e il vincolo d’amore con il mondo da Lui redento. Quando gli permettiamo di prendere possesso della nostra anima, Gesù ci pervade di ogni bene, di sublimi tenerezze, di infinite consolazioni. Se invece ci separiamo da questa sua eccedenza d’amore, vuol dire che manchiamo di fiducia cieca in Lui. E, quindi, ci ritroviamo un cuore con le ali tarpate, che rimane a gemere a terra, senza mai spiccare il volo. Gesù è la Sapienza eterna, è il cuore del Creatore. Obbedire a Lui significa conquistare il Padre. Mai allora mettere da parte il nostro intimo bisogno di affidarci a Lui, perché Gesù vuole darci ristoro e riposo dalle fatiche e dalle paure più di quanto possiamo volere noi per noi stessi. Vale la pena svuotarci dell’inutile e farci riempire di infinito, certi che conviene credere a Colui che ha vinto persino la morte. Distacchiamoci dalle cose che passano. Appoggiamoci a Gesù, con la confidenza di figli e di amici, come fece Giovanni, l’apostolo prediletto e avremo la Verità.

Preghiera

Donami, o Signore, la chiarezza dei martiri. Fa’ che non ceda a nessun compromesso. Dammi il tuo spirito, senza misura, per affrontare ogni prova, Tu che sei vicino a chi ha il cuore spezzato e salvi gli spiriti affranti, Tu che sei eccedenza d’amore del Padre. Amen.

Agire

Metti sempre la volontà di Dio prima delle opinioni e dei gusti della gente. Sii perciò libero e sereno, poiché amato dal Padre. 

Meditazione del giorno a cura di monsignor GianCarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bojano, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione