The Colosseum or Coliseum

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"Tra memoria e profezia". Veglia dei Santi e dei martiri della vita consacrata

I religiosi del mondo si ritroveranno questa sera nel cuore di Roma per ricordare i testimoni della fede, in una celebrazione che, partendo da piazza Venezia, giungerà al Colosseo

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A poche ore dall’inizio del viaggio apostolico di Papa Francesco a Cuba e negli Stati Uniti, i consacrati e le consacrate di tutto il mondo si ritrovano nel cuore di Roma per fare memoria dei Santi e dei Martiri che hanno “reso testimonianza a Cristo Signore con il dono della propria vita” (VC 86). La celebrazione – presieduta dal prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, il card. João Braz de Aviz -, si comporrà di tre Stationes, partendo da piazza Venezia, centro della Città Eterna, e proseguendo per via dei Fori Imperiali fino ad arrivare al Colosseo. 

Sono migliaia le persone consacrate che nei secoli XX e XXI sono state Misericordiae vultus: volto della misericordia di Dio, segno del suo amore per ogni uomo e ogni donna. Questi consacrati hanno vissuto in pienezza la vocazione a irradiare questo amore come linfa per la vita dell’umanità e vitale missione della Chiesa nella storia. Le consacrate e i consacrati mettono la propria esistenza a servizio degli ultimi in ogni periferia della terra, con una generosità senza limiti e senza calcoli, per sanare le ferite e guarire dagli orrori di ogni guerra, di ogni male, di ogni povertà. Questa “Memoria” assume un’importanza particolare alla luce della grave situazione attuale di intolleranza e di persecuzione, che tocca molti fedeli cristiani, di denominazioni diverse, in molte parti del mondo. 

Papa Francesco afferma che oggi ci sono più martiri di quanti se ne siano stati all’inizio della storia cristiana. In un contesto sociale portato ad esasperare le tensioni, ad alimentare le contrapposizioni, in un contesto mondiale e locale segnato dalla violenza, anche di quella che si poteva un tempo ritenere impensata, lo stile mite e disarmato delle persone consacrate è molto più che un fatto personale e individuale e acquista valore di testimonianza di un modo diverso e possibile – riconciliato e unitario – cui nel profondo ciascuno aspira.

La celebrazione si questa sera è l’atto conclusivo dell’Incontro mondiale dal titolo “Svegliate il mondo!”, apertosi martedì scorso. Nella serata di ieri tutti i partecipanti hanno potuto vivere, invece, la Messa in piazza San Pietro, presieduta sempre dal cardinale Braz de Aviz. L’Eucarestia è stata seguita da momenti di musica, danza e spettacolo che si sono alternati a toccanti testimonianze di sacerdoti, suore, frati di vari ordini e congregazioni religiose.

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ZENIT Staff

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