Pope Francis responds from the Vatican to questions from students in Cuba and USA during a CNN teleconference

Videoconferenza di Papa Francesco con studenti a Cuba e negli Stati Uniti © PHOTO.VA

"Fate crescere l’amicizia". Il Papa in collegamento con i giovani cubani e americani

Due gruppi di studenti di New York e L’Avana hanno dialogato con Francesco tramite un collegamento televisivo satellitare organizzato dalla rete “Scholas occurrentes”

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A pochi giorni dal suo decimo viaggio internazionale a Cuba e in Usa, due gruppi – uno di cinque studenti di diverse scuole di New York e l’altro di cinque studenti di varie scuole di L’Avana – hanno potuto dialogare con Papa Francesco tramite un collegamento televisivo satellitare. L’occasione è stato un incontro organizzato, giovedì 17 settembre, dalla rete “Scholas occurrentes”, iniziativa nata in Argentina e cresciuta a livello internazionale per favorire il dialogo fra gli studenti dei diversi Paesi e delle diverse culture e religioni, nella prospettiva della “cultura dell’incontro”.

In vista della visita del Pontefice, “Scholas” ha voluto lanciare una piattaforma di dialogo fra i giovani del mondo grazie all’impiego delle nuove tecnologie di comunicazione. In questo incontro virtuale con il Santo Padre – trasmesso ieri sera dalla Cnn – i giovani hanno potuto esprimere le loro attese e speranze e Francesco ha fornito loro delle risposte ad alcune domande. 

Come ad esempio quella di una ragazza cubana che ha chiesto al Santo Padre come si fa “ad essere leader come il Papa”. “Un leader è un buon dirigente se è in grado di far emergere altri leader tra i giovani”, ha risposto Bergoglio, “se un leader pensa solo a se stesso, è un tiranno. La vera leadership è feconda”. Ogni vero leader – ha aggiunto – “ha il seme della leadership al proprio interno. Deve farlo crescere per  diventare leader di pensiero, di azione, d’allegria, di speranza. Leader nella costruzione di un mondo migliore. Questo è il modo per crescere come leader. Ed il seme ce l’avete dentro”. Inoltre, ha sottolineato il Papa, “i veri leader si vedono oggi e non domani. Se non seminate la leadership negli altri, non funziona, sono dittatori”. E “io non ha alcun desiderio da comportarmi come dittatore perché mi piace piantare semi“

Durante il colloquio, Papa Francesco ha poi ricordato che “un popolo senza istruzione decade, anche a livello degli istinti”, e ha insistito sulla necessità di “educarci l’un l’altro, senza aspettare che i governi siano d’accordo”. “Un bambino ha il diritto al gioco e all’educazione”, ha rimarcato il Pontefice, esprimendo grande preoccupazione per tutti quei bambini di paesi di guerra che non hanno possibilità di frequentare la scuola. Il diritto allo studio deve essere invece sempre garantito perché “l’’educazione è un diritto umano”, ha affermato il Papa.

A tal proposito, ha raccontato che durante la mattinata un giovane di un paese in guerra gli ha regalato il bossolo di una pallottola caduta sulla sua città. Un dono che ha fatto riflettere il Santo Padre. “Abbiamo perso il conto del numero di bambini che hanno perso la gioia del gioco, a causa della guerra, della povertà, o perché vivono in strada”, ha confidato infatti ai giovani con lui collegati via tv.

Richiamando l’Enciclica ‘Laudato Si'”, Papa Francesco ha poi sottolineato che “dobbiamo partire dai giovani per prenderci cura dell’ambiente”, che “sta gridando affinchè gli venga prestata attenzione”. Ha quindi ricordato alcune “azioni virtuose” per salvare la nostra “Casa comune”.

Infine, un giovane cubano ha domandato al Vescovo di Roma di non dimenticare i poveri e gli esclusi dell’isola e ha espresso il suo desiderio affinchè le sanzioni economiche contro il suo paese vengano sollevate dagli Stati Uniti e le relazioni tra i due paesi si normalizzino. “Farò tutto il possibile per costruire ponti e favorire relazioni e comunicazioni in modo che cresca l’amicizia”, ha promesso Bergoglio. E ha concluso ricordando che “una delle cose più belle è l’amicizia sociale. Questo è quello che mi piacerebbe che avvenga: l’amicizia sociale”.

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ZENIT Staff

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