Cina: circa 440 le vittime del naufragio sul fiume Yangtze

Un centinaio di corpi rinvenuti in questi giorni. Nessuna speranza di trovare in vita altri passeggeri 

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Sale a circa 440 il numero delle vittime in Cina per il naufragio della nave da turismo ‘Stella d’Oriente’ affondata nelle acque dello Yangtze (il Fiume Azzurro) lo scorso 1° giugno scorso. Un bilancio catastrofico considerando che i passeggeri a bordo erano circa 458.
 
97 corpi sono stati rinvenuti dalle acque in questi giorni; le autorità cinesi hanno perso ora le speranze di trovare in vita altri passeggeri, oltre ai 14 superstiti tra i quali il capitano. Nelle scorse ore, infatti, oltre 200 sommozzatori hanno nuotato a lungo nelle acque del fiume per ispezionare le diverse cabine in cerca di sopravvissuti, senza però ottenere alcun risultato.
 
Durante l’Udienza generale di mercoledì scorso, il Pontefice aveva espresso la sua vicinanza “al popolo cinese in questo momento difficile a causa del disastro del traghetto sul fiume di Yangtze”. “Prego per le vittime – ha detto il Santo Padre – per le loro famiglie, e per tutti coloro che sono coinvolti nel lavoro di salvataggio”, ha detto, invocando “benedizioni abbondanti di pace e di gioia del Signore Gesù”.

Il giorno successivo, giovedì 4 giugno, un gruppo di abitanti di Jianli, la località della provincia centrale cinese dello Hubei all’altezza della quale si è verificato l’incidente, hanno tenuto una veglia di commemorazione per gli oltre 300 dispersi. Tra loro erano presenti anche molti dei 1.200 familiari delle vittime, giunti a Jianli negli ultimi giorni.

 

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ZENIT Staff

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