Svegliarsi in buone mani

Non temere gli incubi. La realtà è che tu, io, non cadremo mai fuori delle mani di Dio

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Una notte ho sognato di camminare per una strada stretta, su uno strapiombo di trecento metri. Mi tenevo rigorosamente sulla destra, per consentire il passaggio delle auto.

Un camion mi si accosta e mi stringe fino a farmi scivolare. Ma, prima di precipitare nell’abisso riesco ad afferrare una radice sporgente dal fianco della strada.

La radice dondolava, i miei piedi penzolavano nel vuoto. Gridavo, gridavo: aiuto!, ma nessuno degli automobilisti si fermava; se ne andavano sfrecciando. Alla fine mi si avvicina uno che dall’alto della strada mi guarda, esita un po’, poi estrae un’accetta e inizia a tagliare la radice che mi reggeva sullo strapiombo.

Quando ormai la radice stava per cedere; ho preso tale spavento che mi sono … salvato. Sapete come?

Svegliandomi. Ho preso immediatamente coscienza: mi sono trovato in un comodo letto; attorno a me tutto era tranquillo. L’incubo era solo un sogno.

Il risveglio è allora prendere coscienza della realtà.

La realtà è che tu, io, siamo in “buone mani”.

Ciao da p. Andrea

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Andrea Panont

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