Anche se ormai grandicella, Natalia, come da piccola, ancora è chiamata Natalina. Ora il diminutivo è diventato vezzeggiativo, come accade alle persone rimaste carine, ma che soprattutto si sono fatte voler bene.
La conoscevo come la bambina più ghiotta di gelati. Tormentata da mille divieti in casa, ma soprattutto mortificata dall’impossibilità di comprarseli da sola.
Non era facile per lei, timida com’era, chiedere un cono agli amici più ricchi di lei.
Si fece grande. L’amore al gelato crebbe, se possibile, ancor di più.
Chissà come, chissà perché, frequentando gelaterie, accadde che s’innamorò tanto di un gelataio, da sposarlo.
Nessuno più la vide sbavare di fronte a chi leccava un gelato; ma tutti dissero: “Furba, Natalina. Ora sposando il gelataio, ha risolto tutti i suoi problemi”.
Vorrei tanto trascinare anche te con me in questa furbizia di Natalina. Sempre più bramoso della bellezza e della bontà delle creature, mi pare di aver risolto tutto sposando il Creatore.
Mettendolo al suo giusto posto nella mia vita ho ereditato la pace del cuore e la impagabile serenità nell’uso delle creature che sono mie, come io sono di Dio.
Ciao da p. Andrea
Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.