Che cosa sta succedendo in questo nostro pazzo mondo? Nel nome di una presunta “libertà d’espressione” si diffondono sempre di più riviste, giornali, vignette, spettacoli, canzoni, siti internet con contenuti apertamente blasfemi.
La bestemmia sembra essere di moda. Chi la usa ne va fiero. La sventola come il vessillo di chissà quale conquista sociale, gridandola, scrivendola o disegnandola il più possibile.
Ma è lecito offendere i sentimenti delle persone con immagini disgustose ed aggressive? La bestemmia, nelle sue forme più varie, può essere difesa con la scusa di tutelare il diritto alla libertà d’espressione?
La risposta a questa domanda è semplice. Una bestemmia non potrà mai essere un segno di libertà espressione, ma soltanto una prova di mancanza di rispetto e di buona educazione.
Uno dei simboli preferiti dei satanisti è la croce rovesciata, che spesso vediamo dipinta sui muri o sulle copertine di certi dischi di musica blasfema.
Quella croce capovolta rappresenta il tentativo di Satana di farci vivere in un mondo al contrario, dove il male diventa bene e viceversa. Un mondo in cui la bestemmia può trasformarsi in una specie di “opera d’arte”, da esibire con orgoglio.
La glorificazione della bestemmia è, in qualche modo, la metafora di tutti gli orrori che sono stati ammessi nel mondo rovesciato in cui viviamo: bambini uccisi prima di nascere, malati abbandonati ad un’eutanasia silenziosa, donne-schiave costrette ad affittare la gravidanza per soddisfare l’egoismo di chi non può avere figli, prostituzione incoraggiata e pubblicizzata, distruzione della famiglia, eugenetica, gioco d’azzardo, droga libera…
La lista degli orrori che sono diventati “diritti” potrebbe continuare all’infinito. Che cosa sarà scritto, un giorno, sui libri di scuola, quando si racconterà la storia dei nostri tempi? Si dirà che, agli inizi del terzo millennio, l’essere umano aveva raggiunto il livello più basso di tutta la sua esistenza.
Il male è sempre esistito nella storia dell’uomo. Satana è sempre stato molto attivo e scatenato. Oggi, come ieri, continuano ad esistere tutti gli orrori di sempre: guerra, fame, povertà, dominio dei forti sui più deboli…
Ma a tutti questi orrori se n’è aggiunto uno nuovo, che a Satana piace moltissimo: l’incapacità di distinguere il bene dal male.
Le coscienze di molti esseri umani sono deformate dal relativismo morale imperante. E così, nessuno si sente più responsabile delle proprie azioni.
“Che male c’è?”, sentiamo dire spesso. Con questa frase si giustificano cose che dovrebbero essere considerate disgustose, ma che ormai fanno parte del comportamento comune.
Ogni volta che qualcuno pronuncia la frase “Che male c’è?” Satana è felice. Si fa una grande risata e festeggia la sua vittoria sulla coscienza umana. Una vittoria che la libertà di bestemmia rappresenta alla perfezione.
Ma un vecchio proverbio dice “Ride bene chi ride ultimo”. Le vittorie di Satana su questa terra sono illusorie e provvisorie. Sta a noi fargli strozzare questa risata in gola, dicendo “no” agli inganni del nostro tempo e alla non-cultura del relativismo morale imperante.