In un articolo pubblicato sul proprio sito l’Unione Cristiana Cattolici Razionali, sostiene che “i veri musulmani non sono terroristi”.
Facendo riferimento al rapporto tra l’Islam e la violenza ha scritto l’UCCR: “Non si può accusare l’islam e i musulmani di fondamentalismo religioso, è una generalizzazione ingiusta, anche quando i terroristi attaccano e discriminano i cristiani in Medio Oriente in nome del loro dio. Non si può chiudere gli occhi sul fatto che sono i musulmani, molto spesso, a difendere i cristiani dagli attacchi dei fondamentalisti”, come è accaduto a Mosul.
Su Fides del 12 giugno 2014 Shamon Nona, arcivescovo caldeo di Mosul ha spiegato che i musulmani hanno difeso le chiese cristiane. E ZENIT del 30 maggio 2014 ricordava che sono gli studiosi musulmani a tradurre il Catechismo cattolico in lingua persiana.
Radio Vaticana del 21 marzo ha riportato che Ali Salam sindaco musulmano di Nazareth ha chiesto che l’Annunciazione diventi festa civile.
Già nel gennaio del 2013 diversi organi di stampa avevano riportato la storia di Sherry Rehman, l’ambasciatrice Pachistana a Washington che ha accettato un processo in cui rischiava la vita per aver difeso i cristiani.
Così come il due agosto del 2011, due dirigenti della comunità musulmana pachistana di Gojra nel Punjab, hanno chiesto scusa ai cristiani ed hanno condannato coloro che praticano la violenza contro i cristiani, sostenendo che questo “non è lo spirito dell’Islam.
Secondo l’UCCR ci sono problemi seri tra gli islamici e l’uso della violenza, “ma i veri musulmani non sono i terroristi francesi e questa differenza è fondamentale”.
Tutti i quotidiani arabi infatti hanno condannato l’attentato compiuto a Parigi. E lo stesso hanno fatto i musulmani francesi e italiani. A Gallarate vicino Milano si è svolta una marcia della Pace comune tra musulmani e cristiani.
Il prof. Paolo Branca, docente di Islamistica presso l’Università Cattolica, in una intervista al quotidiano Metro ha spiegato che quello che è accaduto “ha a che vedere con un discorso ideologico e non religioso. Non deve accadere una polarizzazione tra noi e l’islam nel suo complesso”.
È inoltre evidente che gli stessi musulmani moderati vengono spesso massacrati dai gruppi terroristici islamici.
L’UCCR sostiene che questo sarebbe il motivo per cui Papa Francesco quando parla dei terroristi fa riferimento al “fondamentalismo religioso”.
Nella Evangelii Gaudium Francesco ha scritto: “tenendo conto della libertà che i credenti dell’Islam godono nei paesi occidentali! Di fronte ad episodi di fondamentalismo violento che ci preoccupano, l’affetto verso gli autentici credenti dell’Islam deve portarci ad evitare odiose generalizzazioni, perché il vero Islam e un’adeguata interpretazione del Corano si oppongono ad ogni violenza”.
Nel corso della Conferenza stampa durante il volo di ritorno dalla Turchia, Papa Francesco ha affermato: “Tanti islamici sono offesi, dicono: No, noi non siamo questo. Il Corano è un libro di pace, è un libro profetico di pace. Questo non è islam”.
Il Pontefice ha precisato: “Credo che non si possa dire che tutti gli islamici sono terroristi (…) Sarebbe bello che tutti i leader islamici parlino chiaramente e condannino quegli atti, perché questo aiuterà la maggioranza del popolo islamico a dire ‘no’; Tutti abbiamo bisogno di una condanna mondiale, anche da parte degli islamici, che hanno quella identità e che dicano: Noi non siamo quelli. Il Corano non è questo. Dobbiamo sempre distinguere qual è la proposta di una religione dall’uso concreto che di quella proposta fa un determinato governo. Bisogna fare questa distinzione, perché tante volte si usa il nome, ma la realtà non è quella della religione”.