Papa Francesco ha visitato questo pomeriggio la storica sede del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli (Istanbul), il Fanar, dove ha partecipato insieme al patriarca Bartolomeo I ad una preghiera ecumenica. Riportiamo di seguito il testo del discorso tenuto dal Patriarca.
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Santità,
glorificando il Dio Trino più che Buono, accogliamo Voi ed il Vostro venerabile Seguito, in questo luogo sacro, qui dove è la Cattedra dei vescovi di questa storica Chiesa martire, incaricata dalla Divina Provvidenza del ministero di alta responsabilità di Primo Trono delle Santissime Chiese Ortodosse Locali. Vi accogliamo con gioia, onore e riconoscenza, poiché avete avuto la bontà di portare i Vostri passi dalla Antica alla Nuova Roma, gettando un ponte simbolico, con questo Vostro gesto, tra l’Occidente e l’Oriente, Voi latore di amore del Protocorifeo verso il suo proprio fratello, il Primo Chiamato.
La Vostra venuta qui, primo atto dalla recente ascesa di Vostra Santità al trono di “colei che presiede nella carità”, costituisce un proseguo di analoghe visite dei Vostri venerabilissimi Predecessori, Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, testimoniando così la volontà Vostra e della Santissima Chiesa di Roma, di proseguire il fraterno costante cammino con la nostra Chiesa Ortodossa, per il ristabilimento della completa comunione tra le nostre Chiese. Salutiamo dunque, con piacere e grande considerazione, la venuta di Vostra Santità qui, come un fatto storico e ricco di buoni auspici per il futuro.
Questo sacro luogo, nel quale da secoli, tra vari sconvolgimenti storici, i Patriarchi Ecumenici hanno sempre celebrato e celebrano il sacro Mistero della Divina Eucarestia, è erede di altri luoghi di culto illustri in questa Città, ai quali hanno dato lustro eminenti figure ecclesiastiche, appartenenti alla schiera dei grandi Padri della Chiesa Universale. Tra questi ci sono i predecessori della nostra Umiltà, i santi Gregorio il Teologo e Giovanni Crisostomo, le cui sacre Reliquie riposano in questo sacro tempio, assieme a quelle di San Basilio il Grande, di Santa Eufemia megalomartire, colei che ha confermato il Tomo del Quarto Concilio Ecumenico e di altri santi della Chiesa – e ciò grazie alla nobile restituzione di esse al Patriarcato Ecumenico, da parte della Chiesa di Roma. Celebrando quest’anno il compimento del decimo anniversario di tale benedetto avvenimento, esprimiamo a Vostra Santità i nostri calorosi ringraziamenti per quel gesto fraterno della Vostra Chiesa nei confronti del nostro Patriarcato Ecumenico. Questi Santi Padri, sul cui insegnamento si è fondata la nostra comune fede durante il primo millennio, siano intercessori presso il Signore, affinché possiamo ritrovare la piena comunione tra le nostre Chiese, compiendo così la Sua santa volontà, in tempi difficili per l’umanità ed il mondo. Poiché come dice San Giovanni Crisostomo: “Questo è ciò che naturalmente salda insieme i fedeli e preserva l’amore; per questo il Cristo dice, ché siano uno”. (Ai Fil. 4,3 P.G. 62,208)
Esprimendo ancora la gioia e il ringraziamento della santissima Chiesa di Costantinopoli e della nostra Umiltà per tale visita ufficiale e fraterna di Vostra Santità, auguriamo a Voi ed al Vostro venerabile Seguito, che la Vostra permanenza in mezzo a noi sia benedetta in tutto dal Signore, per un ulteriore rinsaldamento dei nostri legami fraterni, a gloria del Suo santo nome.
“Grazie a Dio per questo suo ineffabile dono” (2 Cor. 9,15)
Dunque, buona permanenza, amato fratello nel Signore!
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