Il fumo o la vita !?
Per Sergio vane erano le “prediche” non solo dei medici e degli infermieri, ma anche le amichevoli e più convincenti esortazioni e raccomandazioni di noi degenti con lui. In qualche momento sembrava prevalente l’invito a scegliere la salute, la vita. Ma non ce la faceva a staccarsi dal fumo; lo vedevi che in una mano teneva la sigaretta e nell’altra il bronchenolo.
Una notte la passammo tutti svegli perché Sergio non respirava più; il suo era un rantolo di chi sembrava soffocare da un momento all’altro. Il medico di guardia con gli infermieri fecero la loro parte, ma di tanto in tanto, a chi domandava come stesse Sergio, rispondevano quasi per farsi sentire anche da lui: “Non sappiamo se arriva a domani”.
Le applicazioni drastiche e dolorose della notte gli diedero qualche ora di tregua; lo stesso attacco si ripeté anche durante la giornata. All’indomani tutto si calmò e il respiro sembrava tornare normale.
Nella stanza c’era tra noi quattro un silenzio rispettoso e preoccupato. Nessuna parola, nessun rimprovero. In quel silenzio, Sergio ci sapeva solidali e partecipi.
Grazie allo spavento appena vissuto, ma soprattutto grazie a quel clima in cui si sentiva amato, Sergio ha abbandonato il fumo scegliendo la vita.
Ciao da p. Andrea
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