"La Turchia è un esempio di aiuto ai rifugiati"

Poco dopo l’arrivo ad Ankara, papa Francesco ha visitato il Mausoleo di Ataturk

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Papa Francesco è giunto in terra turca. L’aereo con a bordo il Santo Padre è atterrato all’aeroporto internazionale Esemboğa di Ankara verso mezzogiorno.

Al termine del volo, Francesco ha ringraziato i giornalisti del seguito per la compagnia e ha dato loro appuntamento al rientro per la conferenza stampa. “Il vostro lavoro è un sostegno, un aiuto e anche un servizio al mondo, per far conoscere questa attività religiosa e umanitaria”, ha detto ai giornalisti.

“La Turchia in questo momento – ha aggiunto – è testimone ed è anche quella che offre aiuto a tanti rifugiati delle zone in conflitto”.

Il Pontefice è stato accolto da un Ministro delegato dal Governo, da alcune autorità civili e militari e dal Nunzio Apostolico in Turchia, monsignor Antonio Lucibello.

Di seguito il Santo Padre ha raggiunto in auto il Mausoleo di Atatürk, dove ha deposto una corona di fiori e ha sostato in silenzio.

Nella sala Tower of National Pact del Museo il Papa ha poi firmato il Libro d’Oro e appone la seguente dedica: “Formulo i voti più sinceri perché la Turchia, ponte naturale tra due Continenti, sia non soltanto un crocevia di cammini, ma anche un luogo di incontro, di dialogo e di convivenza serena tra gli uomini e donne di buona volontà di ogni cultura, etnia e religione.

Al termine della visita al Mausoleo, papa Francesco si reca in auto al Palazzo Presidenziale, per l’incontro con le autorità.

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ZENIT Staff

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