Ogni volta che vado dal mio medico, lui mi raccomanda di avvertirlo del mio arrivo.
Anche ieri, per un appuntamento che mi aveva fissato all’ospedale, arrivo e mi premuro di cercarlo per avvisarlo. Non lo trovo e mi affretto a lanciargli un avviso tramite gli infermieri che passano in continuazione. Però mi fanno capire che non è avvicinabile perché occupato in un intervento chirurgico.
Comincia in me una lieve agitazione. Voglio solo avvertirlo del mio arrivo, essere certo che qualcuno glielo riferisca, sapere che lui lo sa.
Passeggio irrequieto da un capo all’altro del corridoio corrispondente alla sala operatoria. “Basterebbe che mi vedesse qui ad aspettare” – rimuginavo.
Me lo vedo arrivare. “Bravo – mi dice – sei venuto in orario…aspettami su questa sedia. Appena mi libero sono da te”.
Tranquillissimo, seduto, non ho più nessuna apprensione, nessuna fretta. Non ho più guardato l’orologio. Sapevo quanto mi vuol bene e quanto è contento di spendersi per me.
Se il “sapere che lui sa” tranquillizza il tuo rapporto con un medico, puoi a miglior diritto moltiplicare la tua fiduciosa serenità con il Medico dei medici che non ti mette in sala d’attesa, ma è Lui sempre in attesa del nostro arrivo.
Ciao da p. Andrea
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