“Dobbiamo fare nostra la lezione di Casaroli, e continuare non a costruire muri, ma ponti”. La figura del cardinale castellano, Segretario di Stato vaticano dal 1979 al 1990,è stata il centro della riflessione del cardinale Pietro Parolin, attuale primo ministro vaticano, durante il suo intervento alla Università Cattolica di Piacenza.
L’Ateneo ha concluso le celebrazioni per il centenario della nascita del e nel trentennale della firma dell’Accordo di modifica del Concordato lateranense a Villa Madama 1984 – sottoscritto proprio da Casaroli – organizzando un convegno di studi intitolato «Lo sguardo lungo della Chiesa», due giorni intensi con cui si sono approfondite le ricerche sugli anni cruciali dell’opera del porporato.
Ospite d’onore è stato, appunto, Parolin che, giunto ieri nell’Universitàaccompagnato dal rettore Franco Anelli, ha ricordato il suo predecessore. Egli – ha detto il cardinale – “fu uno dei protagonisti della politica all’epoca della Guerra Fredda, ma il mondo anche in questi tempi sta vivendo un periodo di conflitti estremi, forse anche più difficile di quello vissuto in quegli anni”. “Per questo – ha soggiunto Parolin – l’insegnamento lasciato da Casaroli pare attualissimo. Dobbiamo costruire dialogo e rapporti anziché accendere conflitti e guerre”.
Intorno alle 19, il Segretario di Stato ha poi visitato ufficialmente il Municipio di Piacenza, incontrando le autorità locali e manifestando il proprio interesse per la città, soffermandosi soprattutto sul tema dell’immigrazione che, seppur “difficile da gestire”, deve essere risolto “attraverso l’incontro e non attraverso lo scontro”.
Il porporato si è trattenuto per alcuni minuti anche con i giornalisti, con i quali, in tono cordiale, ha raccontato la sua sorpresa nell’apprendere della nomina da parte di Papa Francesco, e della soddisfazione di far parte della team di cardinali che sta attuando la riforma della Curia voluta dal Pontefice.
Cardinal Parolin - Foto © ZENIT - HSM
Il cardinale Parolin: "La lezione del cardinale Casaroli ancora attuale"
Il Segretario di Stato vaticano, ospite del convegno della Università Cattolica di Piacenza ‘Lo sguardo lungo della Chiesa’, ricorda la figura del porporato castellano e il suo invito “a non costruire muri, ma ponti”