A rispondere a queste ed altre domande ci ha provato don Giorgio Carini, presbitero della diocesi di San Benedetto del Tronto, docente presso l’Istituto Teologico Marchigiano, parroco da 14 anni, con una lunga esperienza di assistenza spirituale a corsi per fidanzati prossimi al matrimonio.
Nel suo libro “Lovestories – manuale di sopravvivenza per il matrimonio cattolico”, edito da Palumbi, don Giorgio ha raccontato le storie vere di uomini e donne che si sono amati, lasciati, ripresi e realizzati, lottando coraggiosamente per tenere insieme la famiglia.
Non è un libro di ricette magiche, né di imperativi morali o di liberazione da sensi di colpa, ma la raccolta di dodici racconti brevi e intensi. Storie originali che sfidano la banalità del male e che mostrano sentimenti forti, gioie, sofferenze, amori. Perché, come ripete don Giorgio, chi tanto ama non teme la sofferenza. “Basta guardare a quello che ha fatto Gesù Cristo che ha sofferto la croce pur di insegnare ad amare agli umani”.
Secondo il sacerdote, “un innamorato è colmo di speranza, sopporta allegramente i dolori più atroci” e “se si ama si accetta volentieri di soffrire per la persona amata”. L’autore racconta con passione le vicende che ha conosciuto e vissuto in qualità di amico e assistente spirituale, sempre con un tono di apertura e docilità di fronte ai disegni del Signore, pronto a cogliere lo stupore dell’umana fragilità che compie atti di amore eroici quando è sostenuta dalla Misericordia di Dio.
Nella prefazione al libro monsignor Carlo Bresciani, vescovo di San Benedetto, ha scritto: “Un altro libro sul matrimonio, e per di più di un prete! Che ne sa un prete del matrimonio? E poi, non siamo in un periodo in cui tutti pontificano sul matrimonio mentre questo sembra precipitare sempre più in una crisi irrimediabile?
Ma se uno incomincia a leggere questo libretto ne resta subito incuriosito: parla di vicende vere, di momenti di realtà in cui con facilità ogni coppia, diciamo normale, può riscontrare tratti della sua esperienza di vita fatta non di idealità, ma di concretezza di due persone che si vogliano bene, che hanno progetti e desideri grandi, ma che devono affrontare tratti di strada che non sono proprio autostrade dall’asfalto perfetto.
Un prete gode del privilegio di un osservatorio unico: la confidenza di molte coppie, la condivisione di molte ansietàe di gioie semplici che riempiono la vita, l’affetto per le fatiche che le coppie affrontano ogni giorno.
Un osservatorio permette di vedere, di partecipare e di valutare, ma anche di avere quel sano distacco che permette di guardare l’insieme senza fermarsi al particolare e di fare così tesoro della saggezza di vita che la molteplicità delle esperienze distribuite nell’arco di vita di un matrimonio consente.
Questo libretto vivace, nato dalla vita concreta di un prete che con passione accompagna i fidanzati della sua parrocchia verso il matrimonio sacramento, è un piccolo condensato di amore sacerdotale che, senza illusioni, guarda al progetto di Dio che è nascosto in ogni uomo che si innamora di una donna e di ogni donna che si innamora di un uomo. Trasuda di simpatia per la coppia umana.
Non sempre è detto in parole esplicite, ma è un vero libro di fede in Dio e nell’essere umano, in quelle capacità di amore vero, semplice e sincero di cui l’essere umano è capace, solo che non legga la vita con gli occhi della soap opera e non pretenda di riprodurla nel suo matrimonio.
In maniera simpatica affronta anche le questioni più difficili per una certa mentalità diffusa e, senza fare sconti, aiuta a comprendere la saggezza di quanto il Magistero perenne della Chiesa insegna facendosi compagna e amica della coppia umana. Sono sicuro che la sua lettura e meditazione sarà di aiuto ai giovani che vogliono prepararsi con serietà al loro matrimonio”.