Fratelli unici

La storia di due fratelli, uno che deve imparare a perdonare, l’altro ad amare, nel film diretto da Alessio Maria Federici

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Pietro è un medico chirurgo di successo devoto alla carriera, vive in una bella casa e si è lasciato alle spalle un matrimonio fallito e una figlia adolescente. Francesco, invece, non ha un soldo, lavora nel mondo del cinema come stuntman ed è un dongiovanni. Non sarebbero potuti essere così diversi, eppure sono fratelli, anche se antichi rancori li hanno divisi sino a cancellare il dialogo tra loro.

Fratelli Unici è una bella favola a lieto fine in cui buoni sentimenti familiari scorrono piacevoli sullo schermo senza annoiare e conquistando l’attenzione e la partecipazione degli spettatori. La scelta di mettere due fratelli – e un vecchio rancore – al centro di questa separazione ricalca uno stilema classico, così come classica è l’impostazione che contrappone il fratello di successo, brillante, amato e sostenuto da tutti, al brutto anatroccolo del branco.

Nell’opposizione tra Pietro, interpretato da Raoul Bova, e Francesco, nei cui panni recita Luca Argentero, la sceneggiatura pone al centro un dono di grande valore: l’amore. Questo sentimento non solo è il premio finale, la ricompensa che entrambi i fratelli otterranno con fatica e sacrificio, ma anche il “peccato originale” che determina la separazione tra i due.

Ciò che conquista nella storia di questi due giovani uomini, ad ogni modo, è la semplicità con cui l’amore viene raccontato e messo in scena attraverso un personaggio, Pietro, che deve dimenticare vecchie ferite, riscoprire purezza e genuinità dei sentimenti e imparare a perdonare, e un altro, Francesco, a cui spetta l’arduo compito di imparare ad amare. Anzi, Francesco proprio non sa cosa sia l’amore e si diverte a nascondersi dietro la scusa del fratello meno “coccolato” della famiglia per giustificare scelte che compie ogni giorno nelle esperienze adulte. È per questo che la vita lo pone dinanzi a una sfida: accompagnare per mano Pietro in un percorso di rinascita e rieducazione alla vita. È proprio la regressione di Pietro, infatti, a porsi come veicolo attraverso cui sia l’uno sia l’altro imparano ad abbattere le barriere, imbattendosi quotidianamente in un rinnovato senso di stupore, ingenuità e spontaneità.

Fratelli unici, immediato nella messa in scena e nel linguaggio, regala novanta minuti di emozioni sincere e mai scontate, lasciandoci, alla fine, con l’idea del perdono che scioglie nodi intricati e spiana la strada alla felicità.

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Titolo Originale: Fratelli unici
Paese: ITALIA
Anno: 2014
Regia: Alessio Maria Federici
Sceneggiatura: Luca Miniero ed Elena Bucaccio
Produzione: LUX VIDE CON RAI CINEMA
Durata: 89
Interpreti: Raoul Bova, Luca Argentero, Carolina Crescentini, Miriam Leone

Per ogni approfondimento: http://www.familycinematv.it

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Maria Luisa Bellucci

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