La Lateranense studia la "Lumen Gentium"

Da domani, la tre giorni per celebrare i 50 anni della costituzione dogmatica che Giovanni Paolo II definì “chiave di volta di tutto il magistero conciliare”. Ospiti i cardinali Amato e Müller

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«La Chiesa, Mistero e Comunione. A cinquant’anni dalla Lumen Gentium» è il titolo del convegno organizzato dalla Pontificia Università Lateranense che inizierà domani pomeriggio 19 novembre, alle 16, e si concluderà venerdì 21 novembre presso l’Aula Paolo VI dell’Ateneo.

Dedicata ad una delle quattro costituzioni del Concilio Ecumenico Vaticano II, la tre giorni vedrà incontrarsi e confrontarsi esponenti della Chiesa e studiosi su quella che Giovanni Paolo II definì «la chiave di volta di tutto il magistero conciliare. Con essa il Vaticano II ha voluto gettar luce sulla realtà della Chiesa: realtà mirabile e complessa, fatta di elementi umani e divini, visibili e invisibili.

Grande merito della Lumen Gentium – evidenziò Papa Wojtyla– è di averci ricordato con forza che, se si vuol cogliere adeguatamente l’identità della Chiesa, pur senza trascurare gli aspetti istituzionali, occorre partire dal suo mistero. La Chiesa è mistero, perché innestata in Cristo e radicata nella vita trinitaria. Gesù, il Verbo di Dio fatto uomo, è la “luce” che risplende sul volto della Chiesa» (Angelus, 22 ottobre 1995).

Domani pomeriggio, la sessione sarà presieduta dal prefetto della Congregazione per la Cause dei Santi, il cardinale Angelo Amato, a cui seguirà la prolusione del cardinale Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Interverranno, poi, i teologi Giovanni Tangorra della Lateranense e Gilles Routhier dell’Università di Laval, in Canada.  

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ZENIT Staff

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