Il prossimo 30 novembre la Chiesa universale darà il via all’Anno della vita consacrata che, voluto da Papa Francesco, si chiuderà il 2 febbraio 2016. Una iniziativa, questa, che – come scrive l’Assemblea degli Ordinari cattolici di Terra Santa (Aocts) in una lettera ai religiosi e consacrati, ripresa dal Sir – sarà un’occasione propizia per “fare memoria con gratitudine del nostro passato recente, abbracciare l’avvenire con speranza e vivere il presente con passione in modo che il vostro amore, vero e sincero, riesca a riscaldare il nostro mondo mediorientale scosso dai venti gelidi dell’odio e della morte”.
I 274 contemplativi e contemplative, distribuiti in 27 case, e i 1594 consacrati e consacrate che svolgono la loro missione pastorale nella Chiesa di Terra Santa potranno inoltre, durante l’Anno, “ritornare al Piano pastorale generale, frutto del Sinodo diocesano delle Chiese cattoliche, approvato dall’Aocts e pubblicato durante il grande Giubileo del 2000”.
Il Piano, scrivono gli Ordinari nella lettera rivolgendosi ai consacrati e religiosi, “vi ricorderà gli aspetti fondamentali della vostra presenza nel seno delle nostre diocesi o eparchie, che sono: coltivare il vostro essere-religiosi, essere testimoni con la vostra vita, fare della vostra vita una segno della consacrazione assoluta a Dio”.
La lettera – spiega ancora il Sir – contiene anche un programma di iniziative e di celebrazioni per l’Anno in tutte le chiese della regione e l’invito ai religiosi a rendersi disponibili all’animazione delle stesse unitamente all’organizzazione di eventi rivolti ai giovani. “Dobbiamo collaborare per il futuro della Terra Santa – concludono gli Ordinari – Dobbiamo insieme preparare un futuro umano e spirituale per questa terra. Abbiamo una grande responsabilità nei confronti di tutti i figli e gli abitanti di questa terra”.