Anche in Olanda si marcia per la vita

Parla Michael van der Mast, coordinatore olandese di Uno di Noi e tra gli organizzatori della Marcia per la Vita che si terrà all’Aja il 6 dicembre

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Michael van der Mast, coordinatore olandese di Uno di Noi e membro del Comitato esecutivo della Federazione One of US, invita quanti sostengono il valore della vita a partecipare alla 22esima Marcia per la Vita che si terrà all’Aja, in Olanda, sabato 6 dicembre 2014.

Van der Mast è anche presidente dell’associazione Schreeuw om Leven, (Grido per la Vita), che è tra i promotori-organizzatori dell’evento. Appuntamento alle ore 13 in Spuiplein, Piazza Plein, vicino al Parlamento del Governo Olandese (Tweede Kamer).

La marcia sarà preceduta da una manifestazione e si concluderà con un pubblico incontro di preghiera verso le 16.30. I partecipanti dovranno marciare in silenzio per risvegliare l’attenzione pubblica nei confronti del più vulnerabile nella nostra società, cioè il bambino non ancora nato. Michael van der Mast in un’intervista a ZENIT spiega il senso della marcia. ***Perché una marcia silenziosa?Una marcia silenziosa permette ai partecipanti di pregare perché l’aborto finisca. L’aborto uccide il bambino che deve nascere. Sono circa 30mila all’anno gli aborti in Olanda. Stiamo sopprimendo i bambini non nati perché una normativa dice che è legale. Per questo siamo in lutto. Possa il Signore convertire cuori  e menti. La nostra speranza è che la gente diventi consapevole di che cos’è l’aborto. Vorremmo dire la verità. La gente non sa che cosa succede durante l’aborto. I media principali non dicono la verità. È per questo che invitiamo tutte le persone all’Aja il 6 dicembre per alzare la loro voce silenziosa.

Cosa avete fatto in Olanda dopo la risposta della Commissione Europea all’Iniziativo popolare Uno di Noi?

La risposta della Commissione è stata una stangata ai cosiddetti strumenti di democrazia partecipativa per i cittadini europei. Abbiamo partecipato alla nascita della federazione Uno di Noi dopo la risposta della Commissione. Ho ricevuto una lettera ufficiale da Máire Geoghegan-Quinn, commissario europeo per la Ricerca, l’Innovazione e la Scienza nella della commissione precedente. Sottolineava formalmente la risposta della Commissione. La Commissione Europea ora ha nuovi membri. La dichiarazione dell’olandese Frans Timmermans, Vicepresidente della Commissione Europea, riguardo alla Iniziativa Popolare europea Uno di Noi prova che non vuole che la democrazia prevalga. Proprio la sua dichiarazione enfatizza l’importanza della Federazione.

Quale messaggio volete lanciare per la Marcia 2014?

Quando possiamo incoraggiare una madre a dare la vita al suo bambino la Marcia non è vana. Diremo che la vita è degna di essere vissuta. Diremo che una cultura della morte non sarà sostenibile per le generazioni future.

Cosa ti aspetti dalla federazione Uno di Noi?

La mia speranza è che le associazioni pro life europee siano unite nel dare un messaggio ai politici europei perché valorizzino ogni vita, sostengano ogni donna in crisi durante la sua gravidanza, appoggino i valori della famiglia, formata da una donna e da un uomo, proteggano la vita degli anziani prendendosi cura di loro, piuttosto che optare per l’eutanasia. Io spero che la Federazione possa contribuire a raggiungere questo risultato stando alla porta della arena politica europea.

Per informazioni scrivere a info@schreeuwomleven.nl oppure andare su  sito www.marsvoorhetleven.nl and o su facebook www.facebook.com/marsvoorhetleven

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Elisabetta Pittino

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