La gioia del ritrovarsi

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Vangelo

Lc 15,1-10

Lettura

Luca pone al centro del cammino di Gesù verso Gerusalemme le tre parabole della misericordia. È la strada che porta e rivela Dio, strada che viene controbattuta, perché si scontra con la rigidità di pensiero e di cuore di chi vede nella sola osservanza della tradizione e delle sue fredde regole l’unica via di salvezza. Il brano odierno ci propone le prime due: la pecora perduta, e la dramma perduta. La via che il Cristo traccia è per tutti, non è riservata a pochi privilegiati; questo è motivo di scandalo e di rifiuto, e paralizza chi, credendosi privilegiato, si vede negate così le proprie pretese di salvezza di fronte a Dio.

Meditazione

Nel brano che ci viene proposto oggi, subito risaltano evidenti due atteggiamenti: da un lato, i pubblicani e i peccatori che si avvicinano a Gesù per ascoltarlo, dandosi la possibilità di lasciarsi guarire dalla sua parola di vita; e dall’altro, i farisei e gli scribi che, in disparte, mormorano, non ascoltano ma parlano sulle parole del Cristo. Sono convinti che le loro parole siano più efficaci. Mentre quelle del Cristo sono parole chiare, ben scandite, che rianimano chi le accoglie, invitano alla gioia e alla vita, quelle dei farisei sono parole bisbigliate, di condanna, che mirano alla divisione, creano atteggiamenti di chiusura alla vita, generano solo sofferenza e morte. Le parole di Gesù invitano a prendere parte alla gioia che il Padre sperimenta nel momento in cui chi era perduto è ritrovato, gioia che non trattiene per sé, ma che è comunicata e condivisa con tutti perché sia piena, così come è stata condivisa la pena e l’ansia della ricerca. Più Gesù pone l’accento sulla gioia del ritrovarsi che è comunicata a tutti, più chi presume di essere stato sempre presente si isola nel proprio risentimento, rifiutando l’invito a gioire e a fare festa. Il Padre è presentato come Colui che fa il primo passo verso chi è perduto perché animato dall’amore che prova per le sue creature; Gesù ne è la via, la traccia che porta a poter fare questa esperienza. A tutti è offerta la possibilità di rinnovarsi dinanzi alla grandezza di quest’amore, di lasciarsi nutrire da esso per poter operare una vera e propria conversione del cuore, di lasciarsi commuovere e smuovere dalla compassione del Padre, che si manifesta come misericordia e in Cristo come provvidenza di salvezza efficace.

Preghiera

Signore, donami la capacità di saper ascoltare, di mettere la tua parola al primo posto. Donami la capacità di saper fare silenzio in me per vincere il mormorio del mio egoismo; fa’ che sia capace di parole di vita e di serenità. Trasforma il mio cuore con il tuo amore misericordioso, che possa essere degno della tua compassione.

Agire

Oggi farò particolare attenzione a che le mie parole siano animate da amore, e di non cadere nel laccio del giudizio.

Meditazione a cura di don Donatello Camilli, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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