Cei: "Declino demografico devastante per il futuro"

Messaggio della Conferenza episcopale italiana per la 37esima Giornata Nazionale per la Vita che si celebra il 1° febbraio 2015

Share this Entry

La Conferenza episcopale italiana non ha dubbi: se l’indice di natalità non si alza, si avranno “effetti devastanti sul futuro”. È quanto afferma il Messaggio della Cei per la 37esima Giornata Nazionale per la Vita che si celebra il 1° febbraio 2015.

I vescovi definiscono “eclissi di questa luce” il “preoccupante declino demografico che stiamo attraversando”. Spiegano dunque che “i bambini che nascono oggi, sempre meno, si ritroveranno ad essere come la punta di una piramide sociale rovesciata, portando su di loro il peso schiacciante delle generazioni precedenti. Incalzante, dunque, diventa la domanda: che mondo lasceremo ai figli, ma anche a quali figli lasceremo il mondo?”.

Per arginare questa situazione, va anzitutto posto un freno all’aborto. I presuli italiani osservano che esso impedisce “ogni anno a oltre centomila esseri umani di vedere la luce e di portare un prezioso contributo all’Italia”. Il documento sottolinea inoltre che “la stessa prassi della fecondazione artificiale, mentre persegue il diritto del figlio ad ogni costo, comporta nella sua metodica una notevole dispersione di ovuli fecondati, cioè di esseri umani, che non nasceranno mai”.

La Cei rileva che “è un investimento necessario per il futuro assecondare questo desiderio che è vivo in tanti uomini e donne”, ma “affinché questo desiderio non si trasformi in pretesa occorre aprire il cuore anche ai bambini già nati e in stato di abbandono”. E allora – conclude il documento – “si tratta di facilitare i percorsi di adozione e di affido che sono ancora oggi eccessivamente carichi di difficoltà per i costi, la burocrazia e, talvolta, non privi di amara solitudine”.

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione