In occasione dell’Incontro Mondiale delle Famiglie con papa Francesco, nel 2013, si è esibito in piazza San Pietro un giovane cantante, autore di una canzone dall’eloquente titolo “Ama la vita”. Dalla partecipazione a un concorso nazionale all’esibizione dinanzi alla Basilica vaticana, passando per l’ispirazione a una frase di Madre Teresa di Calcutta. Di tutto questo parla Andrea Piccirillo nell’intervista che segue.
***
Andrea, parlaci un po’ di te…
Sono nato a Rivoli, in provincia di Torino, nel 1988 e mi sono laureato al Dams (Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo), specializzandomi in Musica. Da qualche anno sono impegnato a tempo pieno in attività lavorative e professionali legate al mondo dello spettacolo, principalmente in qualità di autore, compositore e cantante. Oltre alla musica però coltivo anche la passione per l’animazione e l’educazione. In particolare ho collaborato alla realizzazione di inni e canzoni per diversi Sussidi Estivi Nazionali. Da qualche anno lavoro presso la Rai di Torino in qualità di animatore dei bambini per il programma “Le Storie di Gipo”.
Da quanto tempo scrivi canzoni?
Ho scritto la mia prima canzone all’età di 16 anni. Da allora non ho più smesso. Parallelamente studiavo canto e tecnica vocale, ma sentivo dentro di me il forte desiderio di scrivere dei testi che mi appartenessero e piano piano ho intrapreso la strada delle canzoni inedite. Un percorso bello, fatto di grandi soddisfazioni, di fatiche, studio e tanta passione. Mi rendo conto che ogni volta che scrivo una nuova canzone ho la possibilità di comunicare agli altri un messaggio importante e per questo motivo voglio sfruttare al massimo questa opportunità.
Come e quando è nata l’idea di “Ama la vita”?
La canzone “Ama la vita” è nata nel 2013, in occasione del concorso Nazionale “Cantiamo la vita” di Pavia. Il bando di concorso invitava tutti gli autori a scrivere un brano che parlasse della vita, argomento molto difficile da trattare, poiché ogni cosa fa parte della vita. Dopo qualche ricerca e riflessione, un giorno su una rivista mi saltò agli occhi una poesia di Madre Teresa di Calcutta che inizia con questa frase: “Ama la vita così com’è. Amala pienamente”. Da quella frase cosi semplice e disarmante iniziò il processo creativo. Qualche mese dopo ero a Pavia a cantare sul palco questo inno alla vita.
Qual è lo scopo di questa canzone?
Come dicevo prima, ogni volta che scrivi una canzone hai la possibilità di comunicare agli altri un messaggio importante. Scrivendo il testo di “Ama la vita”, pensavo alla mia di vita e alla vita delle persone che conosco, fatta di vittorie e di sconfitte, di salite e di discese, e mi rendevo conto che proprio la somma di queste cose, ci rende quelli che siamo. Ognuno può attingere e leggere il testo della canzone sotto più aspetti, ma se dovessi estrapolare un messaggio da consegnare a chi ascolta questa mia canzone direi: “Dobbiamo “Vivere” ogni istante della nostra vita e lavorare per realizzare nostri sogni.”
“Ama la vita” è stata premiata più volte…
A Pavia, all’interno del Concorso Nazionale “Cantiamo la vita”, la canzone è salita sul podio, piazzandosi al secondo posto. Ma la più grande soddisfazione passa per Roma. Nell’ottobre del 2013 vinco il concorso “Talenti di famiglia” con questo brano ed ho la grande fortuna di cantarlo in Piazza San Pietro, in occasione dell’incontro mondiale delle Famiglie con Papa Francesco. Un’emozione forte e indimenticabile. Oggi questa canzone è inserita all’interno di uno spettacolo sul Vangelo dal titolo “Un secondo per me”, spettacolo di cui sono co-autore ed attore/cantante. Tra i progetti in cantiere anche un Cd, dove troverà il suo posto anche la canzone “Ama la vita”.
“La vita va pensata con amore, come un dono da custodire”…
Sì, spesso ci affanniamo per tante cose materiali come vestiti, viaggi, gioielli e organizziamo nel dettaglio ogni impegno di lavoro, senza risparmiarci. Cosi facendo però trascuriamo molti passaggi quotidiani come la gioia di una chiacchierata, la preghiera, il confronto con un amico, una cena in famiglia. La vita è un dono prezioso che dobbiamo custodire e restituire agli altri con amore.
Oggi, purtroppo, il dono della vita a volte non è accolto e custodito. Pensiamo ad esempio all’aborto e all’eutanasia…
Aborto ed eutanasia sicuramente minacciano il significato della vita. Su questi due temi sono stati fatti tanti discorsi, se ne fanno e se ne continueranno a fare. Io penso che la vita sia un dono che va accolto sempre e comunque, anche quando non coincide con i nostri progetti, e va custodito fino alla fine, anche quando si sgualcisce e apparentemente non conta più nulla, perché in fin dei conti la vita è il più prezioso dei doni.
“La vita è il tempo che spenderai per dare vita ai sogni tuoi…”
Io uso questa frase come slogan delle mie giornate. Di sogni ne ho tanti e cerco di dedicare il tempo che ho a disposizione per realizzarli.
Cliccando qui si può guardare il video dell’esibizione in piazza San Pietro.
***
Fonte: vitanascente.blogspot.it