La Fondazione Santa Lucia, il noto ospedale di alta specializzazione per la riabilitazione neuromotoria, in collaborazione con Religions for Peace, ha aperto all’interno della sua struttura la cosiddetta “stanza del silenzio”. Si tratta di un ambiente di raccoglimento dove tutti i pazienti, indipendentemente dalla loro religione, possono recarsi a pregare.
L’iniziativa – una delle poche esistenti in Italia – ha coinvolto i capi religiosi di diverse comunità, tra cui quelle ebraica, valdese e musulmana, che hanno partecipato all’inaugurazione di oggi.
Tra questi era presente anche l’arcivescovo Zygmunt Zimowski, presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale degli operatori sanitari, che intervistato dalla Radio Vaticana, ha spiegato che questa ‘stanza del silenzio’ “rispecchia la necessità per ogni uomo di essere vicino di Dio, della meditazione, specialmente quando nella sua vita entra la sofferenza”.
“La malattia – ha sottolineato – è al di sopra delle religioni e per questo motivo questa sala sarà anche la Sala della Pace, non solo della pace interiore della persona, ma anche della pace tra gli uomini e le donne di diverse nazioni e di diversi continenti: infatti, qui vengono tante persone non solo cattoliche ma di diverse religioni”.
“Non guardiamo alla condizione sociale dei malati, né al colore della loro pelle o all’appartenenza religiosa, ma solo a ciò di cui hanno bisogno”, ha aggiunto Zimowski. “Nel volto di ogni essere umano, ancor più se provato e sfigurato dalla malattia, brilla il volto di Cristo il quale ha detto: ‘Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli bisognosi, l’avete fatto a me’. Noi cristiani vogliamo unire le nostre sofferenze a quelle di Cristo”.