"Napoli-Roma sia festa di sport". L'appello del card. Sepe

L’arcivescovo di Napoli ricorda il tifoso rimasto ucciso nel maggio scorso e invita a “testimoniare sentimenti che sono propri della sportività vera”

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È un appello quello che il card. Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, rivolge in vista della partita in programma domani, alle ore 15.00, tra Napoli e Roma. In un’intervista all’agenzia Sir, il porporato definisce la gara “una classica del calcio italiano” che, “pur nel ricordo triste di una tragica vicenda vissura alcuni mesi fa a Roma”, invita tutti a testimoniare “sentimenti che sono propri della sportività vera, del rispetto reciproco, della correttezza estrema, della civiltà dei rapporti”.

Per l’arcivescovo, “niente potrebbe giustificare comportamenti assurdi che offenderebbero noi tutti, la nostra Città, lo sport autentico che è fatto non di violenza ma di passione e di forte senso di comunità, affidando esclusivamente ai piedi e alla testa dei giocatori in campo i nostri sogni, le nostre speranze, la bellezza di vivere nella spensieratezza e nella gioia il tempo libero che ci è dato”.

Il card. Sepe ricorda che “i problemi veri sono ben altri e ben più gravi del destino di una squadra di calcio”, per questo ritiene opportuno che “non scontiamo nel calcio e nello sport la nostra rabbia, la nostra sofferenza, le nostre attese, che magari sono dentro ciascuno di noi per altre ragioni”.

Le tensioni che accompagnano l’attesa della partita sono dovute alla tragica morte di un tifoso napoletano, avvenuta nel maggio scorso, a Roma, durante alcuni tafferugli. Infine, il ricordo di quel giovane da parte del card. Sepe: “Il sano comportamento di noi tutti, sabato prossimo, in seguito e sempre, sia di esempio in Italia e all’estero e sia il migliore ricordo che vogliamo e dobbiamo fare del nostro caro e compianto Ciro Esposito, un giovane napoletano vittima di una violenza bieca che nulla ha da vedere con lo sport”. 

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ZENIT Staff

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