La Compagnia di Gesù: dalla soppressione alla ricostruzione

Presso la Pontificia Università Gregoriana, un simposio che analizzerà le cause della soppressione dell’Ordine nel 1773 e il suo successivo ristabilimento nel 1814

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Giovedì 6 novembre si aprirà presso la Pontificia Università Gregoriana il colloquio internazionale in occasione del bicentenario del ristabilimento della Compagnia di Gesù. Il simposio, che si concluderà sabato 8 novembre, analizzerà le cause di un avvenimento unico nella storia della Chiesa quale la soppressione del più grande ordine religioso allora esistente da parte di un Papa (Clemente XIV, 1773) e il suo successivo ristabilimento da parte di un altro Pontefice (Pio VII, 1814) in un universo politico e culturale completamente diverso. “L’Europa colta – annoterà François-René de Chateaubriand, l’autore di Genio del Cristianesimo – ha avuto una perdita irreparabile con l’estinzione dei gesuiti”.

Cosa accadde nel il tempo misconosciuto tra le “due Compagnie”? Un piccolo gruppo sopravvisse nella Russia bianca grazie alla zarina Caterina II, la quale proibì la lettura pubblica e la conseguente attuazione canonica del decreto di soppressione su tutto il suolo russo. Anche in Russia tuttavia la “Compagnia senza nome”, in spirito di obbedienza al Papa, sospese tutte le attività vocazionali, le scuole e i noviziati. “Davanti alla perdita di tutto, perfino della loro identità pubblica – ha ricordato Papa Francesco ai suoi confratelli – i gesuiti non hanno fatto resistenza alla volontà di Dio, non hanno resistito al conflitto cercando di salvare sé stessi. La Compagnia – e questo è bello – ha vissuto il conflitto fino in fondo, senza ridurlo: ha vissuto l’umiliazione con Cristo umiliato, ha ubbidito. Non ci si salva mai dal conflitto con la furbizia e con gli stratagemmi per resistere”.

Il colloquio In unum corpus coalescerent. La Compagnia di Gesù dalla soppressione (1773) alla ricostituzione (1814), organizzato in collaborazione con l’Ècole française de Rome, proporrà i risultati di un insieme di ricerche sulla crisi al finire del XVIII secolo e il ritorno progressivo dei gesuiti durante il XIX secolo; una serie di contributi che apriranno vaste prospettive, d’orizzonte mondiale, sulla transizione dall’epoca moderna all’epoca contemporanea. Le ultime sessioni del colloquio analizzeranno infatti i motivi che portarono un altro Papa a ristabilire la Compagnia e le differenti modalità di restaurazione nei vari Paesi (Svizzera, Francia, Portogallo, Americhe, Asia, Africa), riallacciandosi con le grandi missioni forzatamente abbandonate.

Le lingue del simposio saranno italiano, francese e spagnolo, con traduzioni simultanee. La partecipazione è gratuita ma con iscrizione obbligatoria sul sito del colloquio, dove si può inoltre  consultare il programma integrale: http://www.unigre.it/eventi/Ricostituzione/

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ZENIT Staff

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