Contro il demonio va ingaggiato un eterno “combattimento”, proteggendosi con la “armatura” della verità. Lo ha detto stamattina papa Francesco durante l’omelia alla Casa Santa Marta.
La metafora ‘militare’ è presente nella tradizione cristiana fin da San Paolo (cfr. Ef 6,10-20), ha sottolineato il Pontefice, aggiungendo che “la vita in Dio si deve difendere, si deve lottare per portarla avanti”. Annunciare il Vangelo significa quindi “resistere” e “combattere”, non dimenticando mai i tre principali “nemici della vita cristiana”, che sono “il demonio, il mondo e la carne”, ovvero le “ferite del peccato originale”.
Se da un lato “la salvezza che ci dà Gesù è gratuita”, tuttavia siamo chiamati a difenderla indossando quella che San Paolo chiama “l’armatura di Dio”, che ci fa “resistere alle insidie del diavolo”.
È impossibile, ha proseguito il Papa, pensare ad “una vita cristiana senza resistere alle tentazioni, senza lottare contro il diavolo, senza indossare questa armatura di Dio che ci dà forza e ci difende”.
Eppure “a questa generazione – a tante altre – hanno fatto credere che il diavolo fosse un mito, una figura, un’idea, l’idea del male. Ma il diavolo esiste e noi dobbiamo lottare contro di lui”.
A ribadirlo è lo stesso San Paolo che ci dice: “State saldi, dunque, state saldi, attorno ai fianchi la verità. Questa è un’armatura di Dio: la verità”.
Il diavolo, ha ricordato il Santo Padre, è il “bugiardo” per eccellenza, “il padre dei bugiardi, il padre della menzogna”: contro di lui, insiste San Paolo, bisogna portare “ai fianchi la verità, indosso la corazza della giustizia”.
È impossibile “essere cristiani, senza lavorare continuamente per essere giusti”. A tale scopo potrà essere utile domandarci se “credo o non credo” o se sono “un po’ mondano e un po’credente”. Inoltre, ha ricordato Francesco, “senza fede non si può andare avanti, non si può difendere la salvezza di Gesù?”.
Tutti noi abbiamo bisogno dello “scudo della fede”, perché “il diavolo non ci butta addosso fiori” ma “frecce infuocate” per ucciderci. Per difenderci dobbiamo indossare “l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito che è la Parola di Dio” e vegliare costantemente “con preghiere e suppliche”.
La vita cristiana, ha detto in conclusione il Papa, è una “milizia” ed una “lotta bellissima” che condividiamo con il Signore, il quale, quando “vince in ogni passo della nostra vita, ci dà una gioia” ed “una felicità grande” che è il segno della “sua gratuità di salvezza”.
Anche se siamo tutti “peccatori”, “un po’ pigri” e “ci lasciamo portare avanti dalle passione, da alcune tentazioni”, dobbiamo conservare “coraggio e forza, perché c’è il Signore con noi”.