In queste ore si sta svolgendo a Mosca un incontro tra il patriarca copto ortodosso Tawadros II e il metropolita Hilarion, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, per discutere della tragica situazione dei cristiani in Medio Oriente. Nelle prossime ore è previsto anche un incontro con il patriarca di Mosca Kirill.
Come riporta l’Osservatore romano, fonti del Patriarcato di Mosca definiscono “storica” la visita di Tawadros. “Questa visita fraterna è importante perché segna la prima visita di un Papa copto in Russia da 26 anni e dimostra la profondità del rapporto tra le nostre due Chiese e le molte cose che condividiamo nel nostro patrimonio di fede e di esperienza”, ha commentato un membro della delegazione copta, il vescovo Angaelos.
Il metropolita Hilarion ha introdotto l’incontro con Tawadros spiegando che nei Paesi del Medio Oriente gli eventi si sono sviluppati “secondo lo stesso copione”, con il regime esistente che “viene rovesciato con l’aiuto di forze esterne in nome della libertà e della democrazia”, finendo però per approdare al “caos e alla tragedia per milioni di persone”. Vittime di questa situazione sono “principalmente cristiani”. Di qui la solidarietà della Chiesa ortodossa russa, che “continuerà ad alzare la voce in difesa dei cristiani che sono oggetto di persecuzione”, ha assicurato Hilarion.
Da parte sua il patriarca Tawadros II ha ringraziato “la Chiesa russa per la sua posizione riguardo alla situazione dei cristiani in Medio Oriente e Nord Africa” e ha affermato che “la cooperazione tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa copta, anche nel campo della pace, può diventare un buon esempio per il mondo intero”.