Vangelo
Lc 6,12-19
Lettura
Il brano evangelico descrive due momenti dell’apostolato di Gesù. Anzitutto viene presentato il gruppo degli apostoli, e poi viene descritto un momento della pellegrinazione missionaria del Signore in cui emerge il fascino che Gesù esercitava sulle folle. Luca, a questo punto della sua narrazione, ci descrive con maggiore precisione la comunità ecclesiale e, in essa, gli apostoli. Per radunare e strutturare questa comunità Gesù passa la notte in preghiera. L’evangelista Luca anzi sottolinea, con le espressioni greche che usa, come Gesù sia stato tutta la notte di fronte al suo Dio e Padre, e ci fa intendere che la preghiera di Gesù è composta di domande e di risposte, come è la preghiera di ogni uomo, di ciascuno di noi. In questo clima matura la scelta degli apostoli, e l’avvio di una predicazione nuova e un confronto diretto con il Nemico dell’uomo.
Meditazione
La comunità messianica è un’assemblea di peccatori che cercano la salvezza, di poveri che hanno bisogno di beni concreti ma essenziali per la vita, addirittura descritti come quegli affamati che spigolano il grano in giorno di sabato. Proprio tra questa gente sono tratti coloro che ora Gesù chiama a sé per eleggerli apostoli. E subito dopo, non è per caso che proclamerà la beatitudine caratterizzata da quella povertà che segna le loro vite e che è comune a tutti i poveri della terra. La scelta è audacissima perché, a differenza del testo di Matteo 5, Luca proclama la beatitudine dei poveri in quanto poveri! Quei discepoli e in particolare i dodici apostoli stanno, nell’intenzione di Gesù, in mezzo a coloro che soffrono tutto il dramma di tutte le povertà, e dunque sono chiamati ad essere poveri tra i poveri. Vediamo qui dunque un mistero di elezione che si manifesta come chiamata alla collaborazione diretta con il Maestro, ma che viene attuata con dei poveri e a favore dei poveri. E le folle se ne rendono conto; sono i bisognosi che circondano Gesù di segni di affetto e di venerazione. Tutto questo pone a noi una domanda insistente alla nostra vita personale e alla nostra vita di comunità ecclesiale: che relazione c’è tra noi e i poveri? Non ci meraviglia allora la parola di Papa Francesco. «Nel cuore di Dio c’è un posto preferenziale per i poveri, tanto che Egli stesso “si fece povero” (2Cor 8,9). Tutto il cammino della nostra redenzione è segnato dai poveri» (Evangelii Gaudium, n. 197).
Preghiera
Mi sia dato, o Signore, di scoprire Cristo nei poveri, di essere loro amico, di ascoltarli. La tua misteriosa sapienza ci parla attraverso di loro.
Agire
Durante la giornata ci sarà occasione di parlare di qualche categoria di poveri. Presterò la mia voce alle loro cause.
Meditazione a cura di mons. Giovanni Giudici, vescovo di Pavia, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it