I bimbi che portavano le rose bianche e rosse davanti alla sua reliquia. E il sorriso di chi sa che, proprio come lei, la migrazione è qualcosa da vivere e da cui prendere il meglio. Così è stata onorata, nella Cattedrale di San Paolo del Brasile, Madre Assunta Marchetti, cofondatrice delle suore scalabriniane, durante la sua cerimonia di beatificazione. Migliaia i presenti.
Madre Assunta, nata a Lombrici di Camaiore, in provincia di Lucca nell’agosto del 1871, a 24 anni è partita come missionaria in Brasile per sostenere gli orfani e i migranti. Impegnata tra i poveri e gli ultimi del mondo ha vissuto il fenomeno delle migrazioni come un fattore sviluppo dell’uomo da sostenere con la carità cristiana, proprio come indicava il vescovo di Piacenza, Giovan Battista Scalabrini.
La celebrazione è stata presieduta dal Cardinale Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo, mentre il rito di beatificazione è stato presieduto dal Cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, che ha letto la carta apostolica firmata da Papa Francesco che ne sancisce la beatificazione.
“Tutta la Chiesa sia missionaria di verità. Madre Assunta lo ha fatto ed è stata vicina ai poveri e agli orfani – ha detto il cardinal Scherer – Celebriamo un momento molto speciale nella vita della Chiesa che riconosce e proclama formalmente che sua figlia, suor Assunta Marchetti, è stata una cristiana straordinaria, che ha vissuto nella maniera esemplare la sua fede, la sua speranza e la sua carità. È stata una donna forte, motivata dalla sua fede in Dio e dall’amore per il prossimo”.
“Oggi assistiamo a nuovi flussi migratori in tutto il mondo. L’esempio di Madre Assunta ci insegna ad accogliere i migranti con le parole di Gesù ‘io ero forestiero e mi avete accolto’”, ha sottolineato.
Per Suor Neusa de Fatima Mariano, superiora generale delle scalabriniane, quello di Madre Assunta è “un esempio che stimola” il lavoro dei missionari nel mondo. “Con il cuore pieno di gioia ci uniamo al canto della nuova beata”, ha aggiunto.
“Al Cardinale Angelo Amato, a nome di tutte le suore, va la nostra profonda gratitudine per aver presieduto il rito di beatificazione – ha proseguito – Un grazie va a Papa Francesco per la proclamazione della carta apostolica. La nostra gratitudine va anche al papa emerito Benedetto XVI che ha aperto il cammino a questo momento di grazia. E un grazie va al cardinal Scherer che ci ha accompagnato passo dopo passo”.
Tra i presenti alla cerimonia anche il vescovo di Lucca, Italo Castellani, i pronipoti della beata, Mario e Antonella, la pittrice dei papi, Natalia Tsarkova, che ha realizzato un quadro legato a Madre Assunta, svelato durante la cerimonia.