Questa mattina, Papa Francesco ha ricevuto in udienza nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Primo Ministro di Grenada Keith Mitchell, che successivamente ha incontrato il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, accompagnato da mons. Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.
Nel corso dei cordiali colloqui – riferisce un comunicato della Sala Stampa vaticana – “ci si è soffermati sulle buone relazioni esistenti tra la Santa Sede e Grenada, nonché sull’importante apporto della Chiesa cattolica in campo educativo, sociale e caritativo, di fronte alle sfide del Paese, soprattutto per quanto riguarda la gioventù”.
“Al riguardo – prosegue la nota – è stata affermata la necessità di una cooperazione tra tutte le forze sociali in vista della promozione del bene comune e dello sviluppo del Paese”.
Durante l’incontro, durato circa 25 minuti, il premier ha parlato al Papa in inglese con l’aiuto di un interprete. Alla fine della conversazione, ha invitato Francesco a visitare la piccola isola latino-americana dicendo: “E’ un bel posto per riposare”. Dopo le foto con la delegazione, la moglie del primo ministro si è avvicinata al Papa per esprimere alcune sue osservazioni. Alché Mitchell ha detto al Santo Padre scherzando: “Mia moglie le avrà già raccontato tutto”.
Al momento dei doni, Papa Francesco ha regalato un rosario a ciascun membro della delegazione, e una copia dell’Esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” al primo ministro.
L’isola caraibica di Granada conta poco più di centomila abitanti distribuiti in una superficie di 344 km2. Scoperta da Cristoforo Colombo, diventò prima una colonia francese e poi inglese. Più volte, nel corso della storia è stato oggetto di battaglie tra gli indigeni e le forze europee. Essendo protettorato britannico ottenne l’indipendenza nel 1976. Divenne poi ‘famosa’ per l’invasione degli Stati Uniti avvenuta nel 1982, sotto la presidenza di Ronald Reagan.