Il cardinale Vallini presenta il programma pastorale della Caritas

Domani, alle 17.30, al Pontificio Seminario Romano Maggiore, l’incontro che apre l’anno di attività dell’organismo. Presenti anche mons. Enrico Feroci e don Luciano Meddi dell’Urbaniana

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Sarà il cardinale vicario Agostino Vallini a presentare, venerdì 24 ottobre, alle 17.30, nella Sala “Tiberiade” del Pontificio Seminario Romano Maggiore, il programma pastorale della Caritas diocesana di Roma. All’incontro – tradizionale appuntamento che segna l’inizio dell’anno pastorale per gli animatori della carità – parteciperanno parroci, diaconi, religiosi, operatori e volontari dei centri Caritas, sia diocesani che parrocchiali. 

Il convegno si aprirà con un momento di preghiera a cui seguiranno la relazione del porporato su “Carità via maestra dell’evangelizzazione”, la riflessione di don Luciano Meddi, docente di Catechetica missionaria della Pontificia Università Urbaniana, che interverrà su “Il compito iniziatico della comunità oggi”, e la relazione del direttore della Caritas, monsignor Enrico Feroci.

«Nell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium – scrive il cardinale Agostino Vallini nell’introduzione al programma pastorale della Caritas intitolato “Parlate di Gesù se non ci riuscite usate pure le parole” – Papa Francesco chiede alla Chiesa di lasciarsi evangelizzare dai poveri, perché essi hanno molto da insegnarci. Quanti vivono in condizioni di bisogno, e spesso di emarginazione, sono un forte richiamo alla comunità cristiana affinché ciascun battezzato riscopra la carità come dimensione essenziale della vita».

Per il vicario del Santo Padre «in modo particolare le nuove generazioni, a cominciare dai ragazzi e dai giovani, verso i quali la nostra Chiesa diocesana avverte maggiormente il debito di trasmettere la fede, hanno bisogno di ricevere l’annuncio del Vangelo da chi è spesso relegato ai margini della vita sociale, quando non addirittura scartato».

E sottolinea: «In questa prospettiva l’azione pastorale della Caritas diocesana è preziosa. Le molteplici iniziative di formazione e animazione spirituale proposte sono un aiuto prezioso a quanti, catechisti e animatori dei gruppi giovanili, sono chiamati a educare alla vita buona del Vangelo. Allo stesso tempo le diverse forme di servizio nelle strutture gestite dalla Caritas consentono di incarnare il Vangelo e imparare uno stile di vita da vivere sempre e dovunque. La carità – conclude – è l’anima della vita cristiana. Educare testimoniando diventa la bussola dell’azione della Caritas nelle sue molteplici articolazioni».

A fargli eco monsignor Feroci, che sottolinea: «Il nostro impegno caritativo non deve consistere esclusivamente in attività assistenziali o di promozione; il cuore della nostra azione ci richiama all’essenza stessa dell’essere cristiani. Da qui le proposte che quest’anno faremo alla nostra diocesi, in modo particolare al mondo giovanile, per fare dell’agire verso gli “ultimi” il centro di quel progetto educativo che, come ricordano i vescovi italiani negli Orientamenti pastorali “Educare alla vita buona del Vangelo”, sia volto di una comunità che testimonia la comunione, si apre al servizio, si mette alla scuola dei poveri e degli ultimi».

Durante l’incontro verranno distribuiti il programma, che al suo interno contiene anche i riferimenti di tutti i servizi promossi dalla Caritas diocesana, e i sussidi per i tempi liturgici di Avvento e Quaresima.

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ZENIT Staff

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