Ha preso il via lo scorso lunedì 13 ottobre il Campionato di calcio in Vaticano, al quale prendono parte i dipendenti laici delle varie Amministrazioni del piccolo Stato, eccezzione fatta per il portiere, che, talvolta, proviene da squadre dilettantistiche italiane.
Sette le squadre partecipanti al torneo amatoriale che si svolge sul campo del Pontificio Oratorio di San Pietro, sul Colle di Santa Maria Mediatrice: il San Pietro Team (la Fabbrica di San Pietro), Dirtel (Poste Vaticane), il Santos (nome brasiliano per una mista composta da dipendenti dei Servizi Economici, tra cui Spacci annonari, Distrubitore carburante e altri), i Musei Vaticani, la Guardia Svizzera, la Fortitudo (squadra mista, nata da una costola della Gendarmeria con la partecipazione di Apsa e Floreria e Servizi Tecnici dello Stato), l’Associazione Santi Pietro e Paolo (l’ex Guardia Palatina con sede nel Cortile di San Damaso, che è anche la sede della Federazione del calcio vaticano).
Il campionato – riferisce la Radio Vaticana – terminerà a maggio ed osserverà un lungo periodo di sosta nei mesi di dicembre e gennaio. In classifica, dopo la prima giornata, si trova al primo posto la Fabbrica di San Pietro, Poste e Santos.
I palloni utilizzati sui campi della Serie A italiana sono due per squadra, acquistati dalle singole squadre. Giocatori e società si autotassano per giocare le partite, disputate al di fuori dell’orario di lavoro, allenamenti compresi, ricevendo a volte da benefattori magliette, borse e completi sportivi.
