"Chi mi può dire chi sono io?": il prof. D'Agostino su ideologia di genere e persona

Il docente di Filosofia del Diritto di “Tor Vergata” inaugurerà domani il nuovo anno accademico alla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» di Roma

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L’angosciosa domanda di Re Lear: Who is that can tell me who I am? dà il titolo alla prolusione del prof. Francesco D’Agostino, docente di Filosofia del Diritto all’Università «Tor Vergata» di Roma, che inaugura il nuovo anno accademico alla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» di Roma.

La relazione si colloca in una serie di interventi che la Facoltà ha riservato in questi anni alla complessa questione gender, uno tra i temi di grande attualità per i suoi risvolti sull’educazione, sull’Università e sul futuro dei giovani, con l’obiettivo di studiare e offrire alcuni criteri interpretativi al fine di individuare percorsi di crescita nella costruzione dell’identità maschile e femminile.

L’intervento di D’Agostino, previsto per le ore 11.00 nell’Aula Magna della Facoltà, prenderà le mosse dalle due domande essenziali che ciascuno di noi si fa di fronte a un neonato: è maschio o è femmina? che nome gli è stato dato? «Sono domande – citiamo dal testo – che si fondono e si confondono, perché è da esse e attraverso di esse che si costituisce il mistero dell’identità personale». Nello stesso momento «Quando ci viene rivolta la domanda chi sei? e ad essa comunque rispondiamo, ricorriamo, anche se non ce ne avvediamo, all’altro e al suo aiuto provvidenziale – precisa D’Agostino – non perché la parola dell’altro sia infallibile, ma perché porci al suo ascolto attiva in noi la consapevolezza che è indispensabile che la risposta sia secondo verità e non secondo il nostro arbitrio».

A partire da tali interrogativi, l’approfondimento di D’Agostino ripercorre i differenti livelli con cui può essere affrontata la questione dell’identità e dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, le conseguenti ottiche e ricadute immediate del problema che, in ultima istanza – per il relatore – non si pongono solo sul piano giuridico e sociale, ma antropologico, «in quanto mettono in questione la nostra stessa capacità di autocomprensione personale». Il relatore giungerà a concludere, tra l’altro, che «Siamo uomini, o siamo donne, perché rispondiamo, con la nostra identità sessuale, e fin dalla nascita, alle pro-vocazioni che ci giungono dal sesso opposto, pro-vocazioni che ci chiedono essenzialmente di riconoscere nell’alterità sessuale il limite costitutivo della nostra soggettività».

Il programma dell’inaugurazione prevede alle 9.00 la Celebrazione eucaristica presieduta da don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani e Gran Cancelliere della Facoltà, a cui farà seguito la Relazione annuale della Preside della Facoltà «Auxilium».

Retta da oltre cinquant’anni dalle Figlie di Maria Ausiliatrice, la Facoltà esprime la sua missione culturale caratterizzata dall’internazionalità e dall’interculturalità, come esperienza consolidata e vissuta, ma anche obiettivo della formazione universitaria per la costruzione di identità forti, in una società sempre più multietnica e multiculturale; dalla formazione di professionalità educative nell’attenzione costante alle trasformazioni della società contemporanea e che coinvolgono tutte le professioni, dalle più tradizionali a quelle più innovative e recenti.

È quella stessa missione che Benedetto XVI ha chiamato «servizio di carità intellettuale», declinata nella formazione delle nuove generazioni di educatori e di professionisti dell’educazione.Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium».

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ZENIT Staff

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