Vangelo
Lc 10,1-9
Lettura
La pagina evangelica che oggi ci è proposta, ci aiuta a vivere una maggiore sintonia spirituale con san Luca, di cui festeggiamo la nascita alla Vita. Solo lui, tra gli Evangelisti, raccoglie e trasmette l’episodio dell’invio dei settantadue discepoli come annunciatori e testimoni di Cristo. Luca, medico e artista, secondo la tradizione, segnala così l’importanza della presenza nella comunità cristiana di “cristiani semplici”, o semplici cristiani, ai quali tuttavia è affidata, come ai dodici apostoli, la piena missione dell’annuncio e il dono di estendere il Regno con i segni della sua presenza.
Meditazione
È per noi importante l’affermazione del v. 1: «… e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi». Questa opera avviene mentre Gesù è presente nei giorni della sua storia, e dunque ai discepoli è dato non solo un compito di preparazione e di attesa per il possibile passaggio di Gesù per le strade delle loro città o villaggi, ma anche di annunciare il Vangelo e di operare i segni del Regno. Attraverso queste pagine ci è dato di comprendere come l’annuncio evangelico è dono e impegno: solo Dio può fare il dono di credere, ma la fede è preparata da una strada aperta nel cuore umano, è un orizzonte dato alla vita, è un’apertura di attesa e di accoglienza nei confronti del Signore stesso. Chi crede sa che Gesù accompagna ogni istante ed ogni situazione della vita. La fede infatti, propriamente, non si trasmette. Se ne trasmettono i contenuti, con l’annuncio e la testimonianza. Mala fede è sempre e solo dono di Dio, Grazia, interiore parola dello Spirito al nostro spirito. E tuttavia ciò non toglie niente all’importanza dell’annuncio, alla necessità della testimonianza. Il pensiero di essere mandati «come agnelli in mezzo ai lupi» ci può impensierire; tuttavia, questa è stata la condizione in cui ha operato Gesù, e in questo senso l’immagine rispecchia in maniera vivida il mistero stesso di Gesù: dice un atteggiamento del tutto mite e spoglio di ogni potere o risorsa mondani. Scrive Papa Francesco: «La mondanità spirituale, che si nasconde dietro apparenze di religiosità e persino di amore alla Chiesa, consiste nel cercare, al posto della gloria del Signore, la gloria umana e il benessere personale» (Evangelii Gaudium, n. 93).
Preghiera
Chiediamo oggi con insistenza di essere aiutati a riconoscere che la vita cristiana alle volte chiede di camminare contro corrente, di essere attenti a discernere queste situazioni, e forti e decisi nelle convinzioni del Vangelo.
Agire
Al testimone del Vangelo è chiesta la semplicità di vita. Non mi concederò oggi una scelta, pur piccola, che è solo un comodo per la mia giornata.
Meditazione a cura di mons.Giovanni Giudici, vescovo di Pavia, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it